PALESTRA DELLE COMPETENZE

SEZIONE 1 L'ET DI CESARE PALESTRA DELLE COMPETENZE SAME VERSO L E O T A DI ST Virtual tour, la nuova frontiera dei musei Analisi e produzione di un testo argomentativo Oggi le nuove tecnologie digitali possono rendere accessibile al pubblico il patrimonio culturale senza la necessità di uno spostamento fisico delle persone. 5 10 15 20 25 30 35 596 Le restrizioni di accessi, movimenti, spostamenti legate alla pandemia da Covid-19 e ai conseguenti lockdown hanno inciso molto, tra le altre cose, sulle nostre abitudini a frequentare l arte e i musei. Una risposta a questo problema grave, auspicabilmente contingente, ma anche un nuovo passo verso il futuro e l uso delle nuove tecnologie digitali e comunicative è la creazione di una sezione virtuale e gratuita dei musei, cioè musei che possano essere integralmente visitati da remoto per mezzo di tutti gli strumenti audiovisivi informatici e smart. Idea neanche tanto futuribile, ma attuale e contemporanea e già vivacemente descritta dal critico e curatore d arte Francesco Bonami nel suo libro POST L opera d arte nell epoca della sua riproducibilità sociale edito nel 2019 e nel quale si avanza la prospettiva del Pantofola Museum . Accadrà all arte quello che è accaduto al calcio, al cinema e a tante altre forme di cultura e spettacolo? si domanda Bonami. Nel senso che, grazie a intelligenze artificiali e virtualità, non dovremo più andare a fare la fila nei musei ma potremo goderci tutta la storia dell arte dal divano di casa nostra con strumenti che saranno capaci di trasformare la nostra cucina nella Cappella degli Scrovegni di Giotto. Coloro che nei primi anni Ottanta iniziarono a non andare più al cinema ma ad affittare le cassette per il loro vhs furono definiti couch potato , patate da divano. Oggi, se dovesse veramente diventare possibile visitare il Moma di New York rimanendo seduti sul nostro divano, la definizione potrebbe essere couch museum, museo da divano. Per capire meglio di cosa si tratta e quanto questa prospettiva sia già attuale abbia mo chiesto lumi a Leonardo Gasperetti, unico membro italiano del gruppo Reality Capture Experts, una selezione internazionale di addetti del settore che opera nel mondo della riproduzione virtuale della realtà. Gasperetti, recentemente, ha partecipato alla realizzazione di tour virtuali per la Fondazione Centro Matteucci per l Arte Moderna di Viareggio, progetto realizzato e prodotto da Reiview, e per le Sale del Cinquecento Veneziano, progetto realizzato e prodotto dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze con la collaborazione di Opera Laboratori Fiorentini, di audioguide Gestione Multiservizi e di Reiview. «La tecnologia impiegata per utilizzare il 3D Virtual Tour , spiega Gasperetti, «si basa sulla scansione laser degli ambienti abbinata alla ripresa fotografica a 360°. Oltre a ottenere un tour virtuale, si ha anche un modello tridimensionale in scala 1:1 da cui si possono ricavare dimensioni e immagini fotografiche con prospettive infinite . In questo modo l utente può godere di una esperienza immersiva negli ambienti ripresi e decidere dove orientarsi e dirigersi nel percorso interattivo. Abbiamo poi chiesto a Leonardo Gasperetti cosa lo abbia colpito di più lavorando al tour virtuale delle Gallerie degli Uffizi. «Chiaramente , ci ha risposto, «sono rimasto

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale