Tua vivit imago - volume 3

nome del portico dipinto di Atene, sede della scuola stoica), un enorme giardino circondato da un porticato con al centro una piscina, utilizzato per le passeggiate; il Canopo, un lungo bacino d acqua ornato da colonne e statue, culminante con un tempio sovrastato da una cupola a spicchi, teso a evocare l omonima città egizia; due stabilimenti termali, le Grandi Terme (riservate al personale della villa) e le Piccole Terme (riservate alla famiglia imperiale e ai suoi ospiti), unite dal Vestibolo; e ancora l accademia, lo stadio, il palazzo imperiale, la Sala dei filosofi, il Teatro greco, la Biblioteca greca e la Biblioteca latina, la Piazza d oro (ampia struttura con funzioni di rappresentanza) e il Teatro marittimo (così chiamato per il soggetto marino del fregio figurato in marmo che ne decorava la trabeazione), sorta di isola con un colonnato ionico, circondata da un canale, quasi una residenza minore all interno di quella principale, dove l imperatore si ritirava a meditare. Saccheggiata nel corso dei secoli dal Medioevo all età moderna per ricavarne marmi, reperti e oggetti preziosi, alla fine dell Ottocento Villa Adriana fu acquistata dal Regno d Italia: cominciarono così i restauri, e nel tempo il complesso divenne uno dei siti archeologici meglio conservati e più visitati del nostro Paese, fino a essere inserita nel 1999 dall Unesco tra i Patrimoni dell umanità. IL PROGETTO DI UN LUOGO DI CULTURA La nascita di Villa Adriana è raccontata, e messa in relazione con gli interessi culturali dell imperatore, nella biografia di Adriano, attribuita a Elio Sparziano, che è parte della Historia Augusta: «I suoi banchetti erano sempre accompagnati, a seconda delle circostanze, da rappresentazioni di tragedie, commedie, atellane, dal suono delle cetre, da letture e recitazioni di versi. Nella sua villa Tiburtina che era stata costruita con singolare sfarzo, si potevano ammirare riproduzioni dei luoghi più celebri dell impero, quali il Liceo, l Accademia, il Pritaneo [tre luoghi di Atene, sedi rispettivamente della scuola aristotelica, di quella platonica e dei magistrati], Canopo, il Pecile e Tempe [valle della Tessaglia], e, per non tralasciare nulla, persino una figurazione del regno degli inferi (trad. L. Agnes). I resti del Palazzo imperiale della villa di Tivoli, che ospitava gli ambienti di rappresentanza della corte di Adriano. Fino a noi LA CULTURA DIFFUSA L idea di Adriano di realizzare un luogo appartato dal mondo nel quale godere di ogni forma di arte e di cultura contrasta con l idea, divenuta di massima moda in anni recenti, di cultura o arte diffusa , con riferimento alla presenza di monumenti, opere d arte e persino musei a cielo aperto distribuiti in un territorio anche assai ampio come quello di una grande città: un concetto che presuppone, a ben vedere, un idea diametralmente opposta a quella di riservare uno spazio separato, per quanto vasto esso possa essere, al godimento dell arte. Da un lato, dunque, l idea di oasi culturale, accessibile, però, soltanto a pochi, fortunati eletti; dall altro, quella di una cultura disseminata e quasi mimetizzata nel contesto urbano o rurale circostante, senza reali vincoli di accesso (se non il prezzo dell eventuale biglietto). Quale dei due modelli ti sembra preferibile? La risposta può apparire scontata per i cittadini di uno Stato democratico, ma si potrebbe anche sostenere che aprire indiscriminatamente i più preziosi scrigni culturali al turismo di massa esponga al rischio di svilirli e danneggiarli (il caso emblematico è quello di Venezia, sottoposta quotidianamente a una vera e propria invasione ). Pensi che i monumenti e le opere d arte vadano tutelati da uno sfruttamento eccessivo, o che la possibilità per tutti di visitarli e goderne debba avere la priorità su qualsiasi altra considerazione? 595

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale