PLUS - Un impero, due lingue, molte culture

Il contesto storico Splendori e debolezze dell impero Un impero, due lingue, molte culture Nella sua espansione Roma ha sempre cercato di includere le classi dirigenti locali nella gestione dei territori assoggettati. Si sono così create le premesse per realizzare, specialmente a partire dall età imperiale, una vera e propria cooptazione delle élite provinciali all interno dell aristocrazia romana. Tre sono gli elementi che più di tutti hanno permesso l integrazione dei ceti elevati. In primo luogo, bisogna considerare le conseguenze culturali dell ellenizzazione del Mediterraneo, realizzata a partire dalla costituzione del regno di Alessandro Magno alla fine del IV secolo a.C.: il greco è la lingua veicolare del commercio ed è parlato pressoché ovunque nella varietà detta koinè, cioè comune , mentre il suo prestigio letterario è tale che il suo insegnamento fa parte del percorso di studi dei giovani di buona famiglia, che spesso si recano in Grecia per perfezionarne la conoscenza. In secondo luogo, occorre tener presente come il diritto romano abbia sviluppato sin dall età tardorepubblicana una differenziazione della pena pro qualitate personarum: i giudici comminano una differente pena a seconda del ceto sociale del condannato, che può essere honestior ( più rispettabile ) oppure humilior ( più umile ); questa prassi finisce per creare un discrimine sociale tra i diversi ceti (in sostanza, tra la classe dirigente e il resto della popolazione) più netto rispetto a quello che separa i cittadini romani da coloro che non lo sono. In terzo luogo, va sottolineata la funzione paradigmatica assolta dall esempio imperiale, che diffonde elementi culturali tipicamente romani: l imperatore e la sua corte sono considerati un punto di riferimento sotto molti punti di vista, dall arte all abbi- gliamento; nel tentativo di uniformarsi a tale modello, le élite provinciali diventano, di conseguenza, sempre più assimilate alla classe dirigente romana. Mentre la cultura dominante è sostanzialmente unitaria, dal punto di vista della lingua esiste invece una netta differenza tra aree grecofone e aree latinofone, grosso modo corrispondenti alla metà orientale e a quella occidentale dell impero. Questa differenza si traduce in un vero e proprio bilinguismo: gli atti ufficiali, infatti, vengono redatti in greco oppure in latino a seconda della provincia a cui sono destinati. La partizione, però, non individua delle aree omogeneamente greche o latine: il greco e il latino sono impiegati come lingue veicolari per tutte quelle comunità che, pur appartenenti a culture fra loro diverse, condividono la stessa posizione subordinata all interno dell imperium di Roma. Alessandro Magno raffigurato in un affresco ritrovato a Pompei. VERIFICA DELLE CONOSCENZE Splendori e debolezze dell impero Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. V F Adriano promuove l editto perpetuo. 2. V F Antonino Pio è noto come l imperatore 3. V F Marco Aurelio è un abile capo militare. 4. V F Alla morte di Settimio Severo scoppia filosofo . la guerra civile. Rispondi alle seguenti domande. 5. Che tipo di politica estera attua Adriano? 6. Che cosa distingue il regno di Marco Aurelio da quello di Commodo? 7. Quali eventi portano al potere Settimio Severo? 8. All inizio del III secolo d.C., quali sono le minacce alla stabilità dell impero? 9. Che cosa prevede la Constitutio Antoniniana? 593

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale