BRANI CRITICI

BRANI CRITICI 1. Giuseppe Dino Baldi La Germania come esercizio spirituale Nell introduzione alla sua recente edizione commentata della Germania, Giuseppe Dino Baldi analizza nel dettaglio la compresenza di fascinazione e repulsione che rappresenta una delle cifre più caratteristiche del rapporto dei Romani con i barbari germanici ed è il fulcro del breve trattato etnografico di Tacito. 5 10 15 20 25 Questa indagine sulle zone d ombra del proprio tempo si attua nella Germania attraverso un dislocamento del punto di vista che ricorda per alcuni aspetti gli esercizi spirituali della filosofia greca. Lo stoicismo, in particolare, insegnava agli uomini come disincagliarsi dalle passioni e intraprendere la strada della virtù attraverso una presa di distanza dalla realtà che consentisse di riprendere le misure , e dare così il giusto peso alle cose (è una tecnica che in letteratura prenderà il nome di straniamento : guardare al mondo come se fosse la prima volta). Non diversamente, Tacito conosce bene i rischi legati a uno sguardo chiuso e autocentrato, ma più che al miglioramento individuale è interessato al progresso collettivo; vuole cioè far prendere coscienza ai Romani, intesi come corpo politico e sociale, dei due pericoli principali che minacciavano il futuro di Roma nel momento in cui scrive: il nemico germanico, sottovalutato per eccessiva fiducia nelle proprie forze, e la crisi morale, che limitava la capacità di reagire al primo. Nella Germania questa sorta di shock culturale viene raggiunto attraverso una triangolazione dello sguardo che si sposta continuamente fra i Germani, i Romani più antichi e quelli contemporanei a Tacito, producendo un movimento di avvicinamento e di allontanamento dall oggetto primario di indagine mano a mano che vengono esplicitati gli elementi di alterità (non siamo più come i barbari, i barbari sono meglio di noi) e di affinità reciproca (non siamo diversi dai barbari, i barbari sono come noi). In altre parole, Tacito prima mette a distanza i Germani, in modo da isolarli e renderli meglio osservabili e definibili nella loro singolarità, quindi, evocandone caratteristiche come la simplicitas, la pudicitia, la fides, l integritas, la fortitudo, la nobilitas, tradizionalmente attribuite ai Romani dei primordi (ma anche ai cittadini dei municipi e delle colonie, lontani dal centro della corruzione), innesca nel lettore una crisi interiore nella dimensione del presente e un riconoscimento nella dimensione del passato, che dovrebbe condurre, in ipotesi, al desiderio di riappropriarsi di quelle stesse qualità (o quantomeno a una benefica rivelazione del proprio stato di salute). (G.D. Baldi, introduzione a Tacito, Germania. Con un antologia di scrittori greci e latini sulle terre del Nord prima di Tacito, Quodlibet, Macerata 2019) Comprendere il PENSIERO CRITICO 1. Quali sono, secondo Tacito, i due nemici che minacciano il futuro di Roma? 2. Quali sono, secondo il critico, i poli del confronto attraverso cui Tacito mira a creare uno «shock culturale nei lettori a lui contemporanei? 568

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale