Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE (soprattutto italiano) continuò tuttavia a preferirgli autori come Livio e Cicerone, ancora una volta per ragioni prevalentemente stilistiche. Con le dovute eccezioni (la più significativa delle quali è sicuramente rappresentata da Francesco Guicciardini, che nei Ricordi e nella Storia d Italia ne fu profondamente influenzato), Tacito salì alla ribalta del dibattito intellettuale europeo soltanto a partire dalla fine del XVI secolo, complici la magistrale edizione critica delle sue opere curata dal grande filologo fiammingo Giusto Lipsio, apparsa nel 1574, e il mutamento del clima politico e culturale. Nel secondo decennio del XVI secolo Niccolò Machiavelli aveva composto il suo trattato politico De principatibus (meglio noto come Il Principe), fondando il concetto di ragion di Stato e rivoluzionando per sempre la filosofia politica; ma gli scritti di Machiavelli furono presto inseriti nell indice dei libri proibiti, e nel clima della Controriforma e dell ascesa dell assolutismo politico in tutta Europa gli intellettuali cominciarono a dedicarsi allo studio di Tacito per sfuggire alle maglie della censura ecclesiastica. Era nato il Tacitismo : filosofi e storici riflettevano sulle tesi di Machiavelli a partire da quelle di Tacito, utilizzando di fatto lo storico romano (considerato, a ragione, un maestro nell analisi dei meccanismi del potere e della gestione dello Stato) come un surrogato del pensatore fiorentino. Seicento e Settecento A partire dal XVII secolo l influenza di Tacito si fece sempre più ampia, e si allargò anche a campi come la poesia, la musica e la drammaturgia: rilevantissimo per esempio fu il suo influsso sul teatro del Seicento (basti pensare ai francesi Pierre Corneille e Jean Racine, che univano nelle loro tragedie vicende 504 tacitiane e ispirazione senecana, e al tedesco Casper von Lohenstein) e sull opera (con Claudio Monteverdi). Con l Illuminismo Tacito divenne soprattutto un teorico dell opposizione alla tirannide e un campione dell ideale repubblicano, un interpretazione che spiega bene l avversione nei suoi confronti da parte di Napoleone Bonaparte e l ammirazione di Thomas Jefferson. Dall Ottocento a oggi La fortuna di Tacito proseguì ininterrotta attraverso i secoli XIX-XX fino ai nostri giorni; se si esclude il caso per molti aspetti drammatico della Germania, che dovette molta della sua fama alle riletture distorte che ne fecero un manifesto del nazionalismo pangermanista e della purezza della razza germanica (à p. 522), le sue opere hanno ispirato e continuano a ispirare più o meno direttamente decine di romanzi, film e serie tv: si pensi a Quo vadis? e Ben Hur, grandi romanzi ottocenteschi diventati poi film famosissimi usciti rispettivamente nel 1951 e nel 1959, per la regia di Mervyn LeRoy (Quo vadis) e William Wyler (Ben Hur), ma anche a una serie di immenso successo come Il Trono di Spade, che pur essendo ambientata in un mondo di fantasia di ispirazione medievale deve molto, per la sua rappresentazione spietata dei meccanismi che regolano il potere e la politica, allo storico romano.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale