1. La vita

L ET IMPERIALE in breve VIDEO 1. La vita La vita e le opere di Marziale Nato in Spagna fra il 38 L infanzia e l arrivo a Roma Marco Valerio Marziale nasce a Bìlbilis (corrispondente all oe il 41 d.C., Marziale dierna Calatayud), nella provincia della Spagna Tarraconensis, nel mese di marzo di un anno giunge nel 64 d.C. a compreso tra il 38 e il 41 d.C. (l informazione si ricava da Epigrammata X, 24). I suoi geniRoma, dove ha contatti con il circolo tori, Frontone e Flaccilla, devono godere di una condizione economica e sociale piuttosto degli Annei. elevata, o comunque tale da garantire al figlio una buona educazione, che lo stesso poeta ricorda nei suoi versi (Epigrammata IX, 73, 7-8); intorno al 64 d.C. Marziale si reca a Roma, polo d attrazione imprescindibile per i provinciali di talento, dove entra verosimilmente in contatto con il potentissimo circolo degli Annei, che comprendeva tra gli altri il filosofo Seneca (à p. 54) e il poeta Lucano (à p. 180), prima che venisse spazzato via da Nerone in seguito alla repressione della congiura dei Pisoni (65 d.C.). Dopo il fallimento della Dalla caduta degli Annei alle prime raccolte poetiche Probabilmente anche come congiura dei Pisoni, conseguenza di questo evento traumatico Marziale trascorre gli anni successivi nella capitale Marziale conduce una in una condizione relativamente modesta, mentre affina la sua abilità poetica e tramite vita da cliens e si fa queste sue prime prove si guadagna da vivere come cliens; il poeta si impone infine all attenconoscere grazie alle prime opere (Liber de zione del mondo intellettuale di Roma nell 80 con la pubblicazione del Liber de spectaculis, spectaculis, Xènia, un ciclo di epigrammi composti in occasione dell inaugurazione dell anfiteatro Flavio (il Apophorèta e 11 libri di Colosseo) da parte dell imperatore Tito. epigrammi). Tra l 84 e l 85 d.C. Marziale compone altre due raccolte di brevissimi componimenti poetici, gli Xènia ( doni per gli ospiti ) e gli Apophorèta ( doni da portare via ), prima di cominciare a pubblicare, a partire dall 86 d.C. e con cadenza all incirca annuale, i primi undici dei suoi dodici libri di epigrammi, i quali costituiscono la porzione di gran lunga più consistente della sua produzione letteraria. VIVA VOX PLINIO SU MARZIALE La vita di Marziale ci è nota in larga parte dagli accenni autobiografici contenuti nei suoi epigrammi, mentre tra le fonti esterne all opera la più significativa è senz altro una lettera di Plinio il Giovane (I-II secolo d.C.) all amico Cornelio Prisco (Epistole III, 21) scritta in occasione della morte del poeta. Queste le parole di Plinio: Vengo a sapere che è morto Valerio Marziale e ne sono rattristato. Era scrittore pieno d ingegno, acuto, pungente, nei cui scritti si riunivano molto sale, molto pepe, ma non minor schiettezza. Quando partì da Roma l avevo aiutato fornendogli il denaro per il viaggio; lo dovevo all amicizia e lo dovevo anche per quei versetti che mi consacrò. In altri tempi vi era l abitudine, quando qualcuno aveva tes- 372 suto le lodi di una persona o di una città, di ricompensarlo con degli onori o del denaro; ma ai nostri giorni fra le altre belle e nobili usanze anche questa, e fra le prime, è caduta in disuso. (trad. L. Rusca) Segue nella lettera di Plinio la citazione diretta del componimento scritto da Marziale in suo onore, corrispondente al ventesimo epigramma del decimo libro (à T9). interessante il fatto che il giudizio artistico di Plinio su Marziale (Erat homo ingeniosus, acutus, acer, et qui plurimum in scribendo et salis haberet et fellis nec candoris minus) si soffermi soprattutto sulle sue qualità come scrittore satirico (questo il senso di termini come gli aggettivi acutus e acer e i sostantivi sal e fel) e sul carattere schietto della sua poesia (il candor) più che sulla parte politicamente e tematicamente più impegnata della sua produzione.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale