Tua vivit imago - volume 3

Paul Klee, Gruppo dagli occhi aperti (particolare), 1938. Collezione privata. L epigramma di Marziale: uno sguardo su un mondo multiforme e caotico. descrizione di un rinoceronte infuriato nel Colosseo (Liber de spectaculis 9), di una nevicata improvvisa (Epigrammata IV, 2) o di una scena poco edificante al mercato degli schiavi (Epigrammata VI, 66), la Roma che emerge dalla lettura dei suoi versi ci sembra più viva che mai. Un vecchio genere per una nuova poesia L opera di Marziale spicca nella storia della letteratura latina per l originalissima declinazione che l autore ha saputo dare al genere epigrammatico, scelto come strumento esclusivo della sua voce poetica. L epigramma aveva al tempo già una storia plurisecolare, e in ambito latino era stato praticato soprattutto da Catullo; Marziale dimostra di riconoscersi alla perfezione in questa lunghissima tradizione ma, nonostante il peso potenzialmente schiacciante dei molteplici modelli a cui si ispira, riesce sempre a dare ai suoi versi un impronta personale ed efficace. In molti casi è proprio lo sguardo sul reale a innovare la lezione dei predecessori, adattandola di volta in volta, nei singoli componimenti, al nuovo contesto della Roma imperiale. Il poeta-cliens Gli epigrammi di Marziale sono interessanti per la storia letteraria anche per un altro motivo: essi sono tra le testimonianze più significative di un importante momento di passaggio nella produzione culturale del mondo antico, segnato dalla fine del grande mecenatismo della stagione augustea e dall affermarsi della figura del poetacliens. L intellettuale è ora costretto a guadagnarsi quotidianamente da vivere con l attività al seguito di uno o più patroni e dunque è relegato a un ruolo sociale decisamente inferiore e subordinato rispetto a quello dei letterati delle generazioni precedenti (non soltanto sotto Augusto ma ancora pur con tutti i rischi del caso sotto Nerone). Marziale dedica moltissimi componimenti al tema, fornendoci tra l altro informazioni inestimabili sulla produzione e sulla circolazione libraria del suo tempo (dalla preziosa testimonianza degli Apophorèta, per esempio, sappiamo dell esistenza del codice pergamenaceo accanto al rotolo di papiro già nel I secolo d.C.). Ridere dell uomo, con l uomo Tuttavia la poesia di Marziale, con i suoi irresistibili meccanismi comici e la messa in ridicolo di una vasta gamma di comportamenti stereotipati, non è soltanto una testimonianza fresca ed eccezionale della Roma quotidiana della seconda metà del I secolo d.C. Il poeta ride con noi, ma anche di noi: e se è vero, come afferma con orgoglio, che la sua pagina sa di uomo (hominem pagina nostra sapit), molte delle meschinità e delle debolezze rappresentate nei suoi componimenti sono tanto degli uomini di allora quanto nostre. Il realismo programmatico degli epigrammi di Marziale contribuisce dunque a conferire al loro messaggio una portata che trascende inevitabilmente l occasione concreta che li ha ispirati; e per quanto il poeta non voglia, almeno ufficialmente, insegnare nulla ai suoi lettori, tramite i suoi versi apprendiamo sulla natura umana e su noi stessi più di quanto saremmo disposti ad ammettere. 371

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Età imperiale