IL ROMANZO IN ETÀ MEDIEVALE E MODERNA

I GENERI Mileto (II secolo a.C.): si trattava di una serie di novelle di argomento comico e scabroso, che incontrava pienamente il gusto dei Romani. Questa eredità tematica si fa sentire nei due romanzi della letteratura latina che ci sono pervenuti: il Satyricon di Petronio, giuntoci in frammenti, e le Metamorfosi di Apuleio. L argomento milesio emerge con maggior evidenza nel primo romanzo, mentre nel secondo si limita soltanto a eventi sporadici, ancorché fondamentali come snodi narrativi, che non si ergono ad argomenti principali. Ciononostante, l antecedente milesio va tenuto sempre presente, per la comprensione dei due romanzi nel loro complesso. Per quanto riguarda Petronio, tuttavia, bisogna considerare che la definizione di romanzo è dibattuta e controversa: se si tiene conto del titolo dell opera, della sua natura di prosimetro e del taglio fortemente orientato alla critica nei confronti della società contemporanea, si può anche interpretare il Satyricon, più che come un vero e proprio romanzo, come una satira menippea (à p. 484). IL ROMANZO IN ET MEDIEVALE E MODERNA Il romanzo nel Medioevo e nel Rinascimento Nel Medioevo fioriscono i romanzi cavallereschi, narrazioni in versi scritte in antico francese e riconducibili a tre grandi filoni: la materia bretone , cioè le leggende su re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda; la materia carolingia , ossia le storie di Carlo Magno e dei suoi paladini; e, infine, la materia greca , ovvero le storie del Ciclo Troiano. Il più importante scrittore di romanzi cavallereschi è sicuramente Chrétien de Troyes (XII secolo), autore di romanzi d amore e d avventura (come Tristano o Lancillotto) basati sulle leggende bretoni. In età umanistica e rinascimentale il romanzo, passato ormai definitivamente alla prosa, amplia la propria materia: in Germania le avventure di Till Eulenspiegel rielaborano racconti buffi di origine popolare; in Italia Iacopo Sannazzaro (ca 1456-1530) con l Arcadia inaugura il romanzo pastorale; in Francia Fran ois Rabelais (ca 1494-1553) scrive il capolavoro del romanzo comico con la storia dei due giganti Gargantua e Pantagruele, mentre in Spagna nasce il romanzo picaresco, basato sul racconto delle avventure di personaggi di bassissima estrazione sociale (come l anonimo Lazarillo de Tormes, 1554). 278 Re Artù combatte con un generale romano, XV secolo, manoscritto del maestro di Boucicaut. Il romanzo moderno Nel XVII secolo si giunge alla forma piena del romanzo; in questo secolo, infatti, fu scritto e pubblicato un romanzo considerato tra i massimi capolavori della letteratura mondiale, nonché il primo vero romanzo in senso moderno: il Don Chisciotte dello spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), storia di un vecchio nobile di campagna che, offuscato dalla pazzia, decide di riportare in vita gli ideali della cavalleria, in un epoca nella quale essi non sono più attuali. A partire dal Settecento il romanzo si volge all analisi della società: esemplare in questo senso è l opera dell inglese Daniel Defoe (o De Foe, ca 1660-1731), autore di romanzi (come Robinson Crusoe e Moll Flanders) con i quali dà origine a un nuovo genere di narrativa, che propone l esperienza dell uomo borghese come modello di azione e di conoscenza. Il secolo del romanzo L Ottocento è il secolo del romanzo, con il genere che, oltre a raggiungere alcune delle sue realizzazioni più significative, si differenzia in numerosi sottogeneri: dai grandi cicli romanzeschi tesi a rispecchiare e interpretare la società (per esempio La commedia umana del francese Honoré de Balzac, 1799-1850) ai romanzi storici che cercano nel passato le radici del presente o le costanti della storia (come I promessi sposi di Alessandro Manzoni, 1785-1873), dai romanzi che parlano dei grandi problemi dell esistenza umana (si

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale