Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 10 15 impositus est praecedentibus phaleratis cursoribus quattuor et chiramaxio, in quo deliciae eius vehebantur, puer vetulus, lippus, domino Trimalchione deformior. 5. Cum ergo auferretur, ad caput eius symphonia cus cum minimis tibiis accessit et tanquam in aurem aliquid secreto diceret, toto itinere cantavit. 6. Sequ mur nos admiratione iam saturi et cum Agamemnone ad ianuam perven mus, in cuius poste libellus erat cum hac inscriptione fixus: 7. QUISQUIS SERVUS SINE DOMINICO IUSSU FORAS EXIERIT ACCIPIET PLAGAS CENTUM . 8. In aditu autem ipso stabat ostiarius prasinatus, cerasino succinctus cingulo, atque in lance argentea pisum purgabat. 9. Super limen autem cavea pendebat aurea in qua pica varia intrantes salutabat. 29.1. Ceterum ego dum omnia stupeo, paene resupinatus crura mea fregi. Ad sinis tram enim intrantibus non longe ab ostiarii cella canis ingens, catena vinctus, in pariete erat pictus superque quadrata littera scriptum CAVE CANEM . 2. Et collegae quidem mei rise runt. Ego autem collecto spiritu non destiti totum parietem perse qui. su una lettiga, preceduta da quattro galoppini falerati, e da una carrozzina dov era trasportato il suo amoruccio, un pargolo non più tanto in erba, cisposo, più brutto del padron suo Trimalcione. 5. Mentre dunque lo portano via, un suonatore gli si accosta al capo con un flautino, e come se gli sussurrasse qualcosa all orecchio, zufola per tutto il percorso. 6. Lo seguiamo già arcistufi di meraviglie, e perveniamo con Agamennone alla porta, sul cui stipite era affisso un cartello con questo avvertimento: 7. QUALSIVOGLIA SCHIAVO USCIR SENZA ORDINANZA DEL PADRONE, RICEVER CENTO FRUSTATE . 8. Proprio sull ingresso stava poi un portinaio in tenuta verde, con una cintura color cerasa stretta alla vita, che sbucciava piselli in un vassoio d argento. 9. Sulla soglia poi pendeva una gabbia d oro, e dentro una pica variegata salutava gli ospiti in arrivo. 29.1. Ma poi, mentre a bocca aperta ammiravo tutte queste cose, balzato all indietro quasi mi spezzo le gambe, dacché alla sinistra di chi entra, non lontano dal casotto del portiere, vedo dipinto sul muro un enorme cane tenuto alla catena, e, sopra, la scritta a lettere cubitali: ATTENTI AL CANE . 2. I miei compari scoppiarono in una risata, ma io, ripreso spirito, non smisi di osservare sempre di seguito l intera parete. phaleratis cursoribus: il cursor era uno schiavo che precedeva il mezzo di trasporto; l aggettivo phaleratus indica qualcuno o qualcosa decorato con la phalera, un ornamento da indossare sul petto. chiramaxio: il chiramaxium è una specie di lettiga con le ruote. vetulus: forma popolare di vetus: nel latino tardo il suffisso -ulus si estende fino a sostituire del tutto la forma usuale di aggettivi e sostantivi. Nota l accostamento ossimorico con il sostantivo puer, lett. un giovane vecchio . domino Trimalchione deformior: comparativo di maggioranza (formato con il suffisso -ior per il primo termine e l ablativo semplice per il secondo termine). A rendere ancor più bizzarra la scena contribuisce un insolito particolare: contrariamente a quanto generalmente accadeva, lo schiavo prediletto di Trimalcione è più brutto del suo padrone. Cum aufer retur: cum narrativo che regge il passivo 238 dell imperfetto congiuntivo del verbo au fero. symphonia cus: suonatore , parola derivata dal greco symphònia, musica (lett. accordo di suoni ). minimis tibiis: piccoli flauti ; si tratta della tibia duplex o flauto doppio (in greco dìaulos), uno strumento a fiato composto da due sottili tubi generalmente di canna oppure di osso, entrambi dotati di ancia. admiratione iam saturi: già stracolmi dallo stupore ; l espressione va intesa come piuttosto ironica: i protagonisti hanno avuto modo di vedere un ostentazione di lusso tanto strabiliante quanto eccessiva. in pos te: sullo stipite , da postis, -is. FORAS EXIERIT: sarà uscito fuori , pleonasmo* dal sapore popolare. ostiarius cingu lo: il verde e il rosso sembrano essere i colori preferiti di Trimalcione, probabilmente per la loro brillantezza (à T2). pica varia salutabat: l uso di collocare uccelli in gabbia prevalentemente gazze o altri volatili addestrati all ingresso delle abitazioni era piuttosto comune, ed è attestato da numerosi autori (Persio, Cho liambi e Marziale, Apophorèta 73). 29. Ceterum gladiatorium munus canis ingens pictus: i cani erano un soggetto piuttosto comune di affreschi e mosaici domestici. Potevano essere inseriti in due contesti: all interno di scene di caccia, passione aristocratica per eccellenza al punto da diventare un soggetto pittorico di grande successo fino all età moderna, oppure all interno di scene domestiche, come in questo caso. qua drata littera: così vengono definite le lettere maiuscole. CAVE CANEM: iscrizione frequente, attestata, fra l altro, da un mosaico rinvenuto a Pompei. non destiti: prima persona del perfetto indicativo attivo di desisto ( smettere ), da cui dipende perse qui, infinito presente del verbo deponente persequor. totum parietem:

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale