Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE Questo successo cresce ulteriormente nell Ottocento, in concomitanza con la diffusione del Decadentismo: lo scrittore francese Joris-Karl Huysmans (1848-1907) fa di Petronio e del Satyricon due dei punti di riferimento di Jean des Esseintes, il protagonista del suo romanzo rebours. Lo seguono Oscar Wilde (1854-1900) con il suo Il ritratto di Dorian Gray e il francese Marcel Schwob (1867-1905), che a Petronio dedica una delle sue Vite immaginarie. Lo scrittore polacco Henryk Sienkiewicz (18461916), invece, introdurrà Petronio come personaggio del romanzo Quo vadis?, affidandogli il ruolo di simboleggiare la crisi morale e spirituale cui stava andando incontro la società romana dell età imperiale. L onda lunga del successo di Petronio si estende fino al Novecento: Francis Scott Fitzgerald (18961940) aveva intenzione di chiamare Trimalchio in West Egg il suo The Great Gatsby, mentre in tempi più recenti traggono ispirazione dal Satyricon prima il regista Federico Fellini (1920-1993) e poi il poeta Edoardo Sanguineti (1930-2010), autore di una rielaborazione dell opera dal titolo Il giuoco del Satyricon. Un imitazione da Petronio. Fellini realizza, nel 1969, un film dal titolo Fellini Satyricon. Ai suoi occhi, il Satyricon di Petronio appariva nello stesso tempo una testimonianza di vivido realismo 228 e la manifestazione di quel declino dei costumi a cui si attribuiva la decadenza e la fine dell impero romano: i personaggi del film si muovono, così, in un mondo surreale e a tratti onirico, secondo una trama che è liberamente ispirata al testo antico. In particolare, memorabile è la rappresentazione del banchetto a casa di Trimalcione, in cui Fellini mette in scena il decadente mondo dei nuovi ricchi, diretta manifestazione dell instabilità della condizione umana. Uno dei temi centrali della pellicola, infatti, è proprio l imperscrutabilità del destino dell uomo, abbandonato alle forze del Caso e incapace di prevedere ciò che riserva il futuro. Questo continuo sentimento di precarietà trova il proprio culmine nel finale: così come il testo del Satyricon finisce per noi improvvisamente, vista la perdita di parte dell opera, allo stesso modo il film si interrompe tagliando a metà una battuta del protagonista; nella scena conclusiva vediamo l inquadratura che pian piano si allarga, fino a mostrare delle pareti ormai diroccate su cui compaiono i ritratti affrescati dei personaggi. Molte sono, dunque, le opere letterarie che devono una qualche ispirazione al Satyricon e al suo autore, o a una combinazione tra i due elementi: la rappresentazione divertita e cinica della società, da una parte; l immagine di raffinato esteta che deriva dal ritratto tacitiano, dall altra. Da un lato, dunque, la caratterizzazione di Gatsby come un moderno Trimalcione, dall altra Dorian Gray, come moderno Petronio. Per quanto riguarda invece le riscritture vere e proprie, se ne segnalano due, che ripropongono l opera in chiave moderna: il latinista Luca Canali (1925-2014) ha immaginato una versione integrale dell opera, aggiornando i personaggi del Satyricon all età contemporanea (Satyricon: se Petronio l avesse scritto oggi, 1999); interessante è anche il romanzo di Gian Mario Villalta (Satyricon 2.0, 2014), nel quale si ripercorre la trama del romanzo, ambientandolo nell Italia di oggi: i protagonisti sono due giovani intellettuali che, all incertezza che deriva dall assenza di prospettive concrete, preferiscono l avventura di un viaggio attraverso l Italia, verso una Roma decadente, mettendo a nudo i difetti dei nostri contemporanei.

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Età imperiale