Tua vivit imago - volume 3

L autore Petronio Di nuovo a terra Raggiunta fortunosamente la riva, i tre si imbattono nel cadavere di Lica; mossi dalla pietà, recuperano il corpo del nemico e gli tributano gli onori funebri (115). Scoprono, subito dopo, di essere giunti a Crotone, e vengono a sapere che l occupazione principale dei suoi abitanti consiste nella caccia alle eredità, ossia nel lusingare ricchi e anziani personaggi senza parenti, in modo tale da poterne diventare eredi e acquisirne le sostanze (116). Eumolpo decide, allora, di sfruttare la situazione a proprio vantaggio e di spacciarsi per un ricco possidente privo di eredi (117-118); il poeta si lascia andare al proprio estro e recita un lungo intermezzo epico che ha per argomento la guerra civile fra Cesare e Pompeo (119-124). Testo PLUS L arrivo a Crotone L avventura prosegue Da qui in avanti, il testo diventa ancora più frammentario: veniamo a sapere che Encolpio, alle prese con una seducente matrona, ha scoperto di essere diventato impotente (128). Il problema del protagonista darà vita a una lunga serie di situazioni imbarazzanti e divertenti: Encolpio passerà così da una disavventura all altra, finendo anche fra le grinfie di due vecchie, Proseleno e la sacerdotessa di Priàpo, Enotea. Quest ultima promette di guarirlo, ma a patto di curiose pratiche magiche dagli umilianti risvolti sessuali (134). La perdita del testo rimanente fa sì che il Satyricon, per noi, si chiuda con Eumolpo che, sul punto di essere smascherato, promette di nominare suoi eredi coloro che, dopo la sua morte, accetteranno di nutrirsi del suo corpo fatto a pezzi. fisso che fa perno sulla tematica amorosa e quella del viaggio, si inserisce una serie di episodi narrativi (il rapimento della fanciulla da parte dei pirati, fughe spericolate, riduzione dei protagonisti in schiavitù, incontri con bestie spaventose e con la magia), collocati spesso in una cornice di ambientazione storica. Queste caratteristiche ricorrenti rinviano tutte a elementi presenti anche in altri generi letterari: i personaggi stereotipati e alcune situazioni divertenti sono tipici della commedia; i grandi viaggi ricordano i temi della poesia epica; le descrizioni delle avventure e delle gesta dei personaggi, anche attraverso la forma epistolare, ricordano le opere biografiche. Una tale commistione di elementi di origine diversa ha portato gli studiosi a ipotizzare che i romanzi fossero nati come esercizio di composizione all interno delle scuole di retorica, una sorta di compito affidato ai futuri oratori, che dovevano elaborare dei temi tratti dalla letteratura erotica e di viaggio. Una seconda ipotesi vede invece nel romanzo greco il frutto di un evoluzione della poesia epica, della commedia, della biografia, di testi iniziatici (legati, in particolare, al culto di Iside e Osiride), oppure, più semplicemente, il risultato della fusione di più generi, in modo da giustificare la presenza di tanti temi diversi. Questa seconda ipotesi è stata recentemente abbandonata in favore di una ricerca sulle relazioni intertestuali: in altri termini, si analizzano quelle particolarità della lingua, dello stile o del contenuto di ogni romanzo che rimandano a opere appartenenti ad altri generi letterari per tentare di comprendere in che modo l autore si sia rapportato con la cultura letteraria del suo tempo, per coinvolgere maggiormente il suo pubblico. Nel mondo romano, conosciamo al di là delle traduzioni due sole composizioni che i critici moderni definiscono romanzo , più originali rispetto a quella coerenza tematica che caratterizza il romanzo greco: il Satyricon di Petronio e le Metamorfosi di Apuleio. Nel primo, per quel che possiamo leggere, le peripezie non riguardano una coppia di promessi sposi, ma un trio di ragazzi che vivono una passione molto libertina; nel secondo, il viaggio riguarda un solo personaggio ed è un percorso iniziatico verso la conoscenza. Non si dovrà però pensare che tutto il romanzo latino sia così innovativo: come ha giustamente osservato Alessandro Barchiesi (à p. 270), il Satyricon e le Metamorfosi sono il riflesso di due personalità talmente originali che sfuggono a un tentativo di classificazione; la loro eccezionalità, tuttavia, ha probabilmente danneggiato la fortuna di opere più tradizionali, e l assenza di queste ultime, in fin dei conti, ci impedisce di comprendere fino in fondo le novità dei due autori maggiori. 223

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Età imperiale