La tragedia della guerra

L autore Lucano La tragedia della guerra T3 La voce del morto tratto da Bellum civile VI, 750-821 italiano Data la fama delle maghe tessale, il figlio di Pompeo, Sesto, decide di consultare la più nefanda di loro, Erìchto, per conoscere l esito della guerra. Erìchto resuscita un soldato morto compiendo un rito empio di magia nera. 5 10 15 20 25 Subito il sangue rappreso si riscalda e ridà vita alle nere ferite e scorre nuovamente nelle vene fino all estremità delle membra: gli organi interni, percossi nel petto gelido, palpitano e la nuova vita, scorrendo nelle midolla non più abituate alla normale attività organica, si mescola alla morte. Tutte le membra vibrano, i nervi si tendono: il cadavere non si alza dal suolo utilizzando gradatamente i suoi arti, ma, tutto in una volta, è respinto da terra ed è ritto in piedi. Aperte le fessure delle palpebre, gli occhi si spalancano: l aspetto non è ancora quello di una persona viva, dal momento che aveva cominciato ad esser quello di un morto: predominano ancora il pallore e la rigidità ed egli si stupisce di essere stato nuovamente trasportato nel mondo. La bocca, però, ancora irrigidita, non emette alcun mormorio: la voce e la lingua gli sono state fornite soltanto per dare risposte. La maga lo apostrofa: «Dimmi quel che ti ordino e ci sarà per te una grande ricompensa: se dirai il vero, infatti, ti renderò immune dagli incantesimi tessalici per sempre: arderò il tuo corpo con un tale rogo, con tale legname e con tali formule magiche che la tua anima non dovrà più subire gli incantesimi e le formule dei maghi. Sia questo il prezzo di essere tornato in vita: né gli scongiuri né i filtri magici oseranno una volta che io ti avrò fatto morire definitivamente spezzare il sonno del tuo lungo Lete.1 I vaticini oscuri si addicono ai tripodi e ai vati degli dèi: si allontanino sicuri tutti coloro che chiedono la verità alle ombre ed affrontano coraggiosamente i responsi della dura morte. Non tener celato nulla, ti prego: svela con chiarezza e con precisione gli eventi ed i luoghi e parla con quella voce, con cui i fati mi si possano rivelare . Aggiunse anche una formula di incantesimo, con la quale permise all anima di conoscere tutto quello che le veniva richiesto. Il cadavere, triste, rispose tra le lacrime: «Richiamato dalla sponda appena toccata, non ho visto i funerei stami delle Parche.2 Purtuttavia sono stato in grado di sapere da tutte le anime che una feroce discordia lacera i Mani di Roma e che le armi nefande hanno infranto la quiete degli inferi: alcuni condottieri son giunti qui, in opposte schiere, dai campi Elisi, altri dal triste Tartaro, ed hanno rivelato 1. lungo Lete: il Lete è uno dei fiumi infernali, normalmente con le sue acque portatore di oblìo per le ombre dei defunti, che poi riposano in pace. 2. Richiamato Parche: il soldato non ha ancora potuto attraversare le sponde che lo avrebbero condotto alla certa conoscenza nel regno dell aldilà. 197

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale