Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE La fortuna europea In Francia la produzione teatrale subisce una decisa influenza del Bellum civile, opera alla quale si rifà Pierre Corneille (1606-1684) nella sua tragedia La mort de Pompée (1642-1643), producendo una vera e propria riscrittura drammatica del poema. In Inghilterra la fortuna di Lucano è legata, tra gli altri, al poeta John Keats (1795-1821), che ha tratto ispirazione dal personaggio di Pompeo, e in particolare dal verso I, 135 (stat magni nominis umbra), per l ultimo verso, «a shadow of a magnitude del sonetto Guardando i marmi di Elgin (1817). Inoltre, Percy Bysshe Shelley (1792-1822), nel poemetto Adonais, scritto nel 1821 in morte di John Keats, indica in Lucano l unico vero testimone dell antichità classica. John Hamilton Mortimer, La maga Erìchto, particolare dall illustrazione Sesto Pompeo consulta la maga Erìchto prima della battaglia di Farsàlo. Il Novecento Alfred Clint (da un originale di Amelia Curran e Edward Ellerker Williams), Percy Bysshe Shelley, 1819. Londra, National Portrait Gallery. In Germania è senza dubbio al poeta, narratore e drammaturgo Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) che si deve la più significativa ripresa di Lucano: nella seconda parte del Faust (pubblicata postuma nel 1832), nel famoso episodio della notte classica di Valpurga (parte II, atto II), è infatti rielaborata la narrazione del sesto libro relativo alla maga Erìchto (à T3). 188 Una significativa presenza di Lucano nella letteratura italiana del Novecento si ha nel racconto Morte di Lucano (1938) di Alberto Moravia (1907-1990), basato su una notizia tramandata da Tacito, per la quale il poeta, accusato di aver partecipato alla congiura di Pisone, avrebbe denunciato la propria stessa madre per salvarsi, causando così la morte di entrambi: «nella palpitante umanità del suo tormento interiore si può forse riconoscere il travaglio a cui era sottoposto ogni detenuto nelle carceri fasciste e, più in generale, la solitudine dell uomo di fronte alla morte (M. Cipriani). à Alberto Moravia.

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Età imperiale