Educazione CIVICA - La società dell’ansia

PERCORSI TEMATICI La società dell ansia Il sociologo polacco Zygmunt Bauman (1925-2017) ha dedicato molti studi a quella che definisce la modernità liquida , caratterizzata da legami sociali sempre più inconsistenti, in cui gli individui appaiono sempre più fragili, schiacciati dalle incertezze e dalle insicurezze che condizionano pesantemente lo stato d animo personale, il mondo degli affetti, la situazione lavorativa, i fattori insomma che dovrebbero indicare a ognuno qual è il suo posto nel mondo . Questa situazione di precariato totale spinge sempre più all isolamento, all egoismo, a una chiusura netta nei confronti degli altri, visti come antagonisti. Ciò peggiora ulteriormente le condizioni di vita e apre la strada a quella serie di disturbi psicologici che caratterizzano la vita quotidiana di più generazioni (è indicativo l aumento degli stati di ansia nei giovanissimi). La generazione Y e il rapporto con il futuro 5 10 15 20 25 178 L attuale generazione Y, quella dei nati alla fine del Novecento, è caratterizzata dalla rivoluzione digitale, dalla perdita di legame con la mitologia idealista di metà secolo scorso e dal ritrovarsi un mondo globalizzato ove il problema sostanziale diviene esistenziale, di sopravvivenza, di accettazione di un ambiente sovrappopolato dove l identità individuale scompare, schiacciata dalla dimensione indefinita del formicaio globale. L incapacità di credere in un futuro prossimo, di avere strumenti per costruirlo, di sostanziare le relazioni elettroniche in rapporti di vita tangibili, genera ansia. Ansia quindi è la patologia del nuovo millennio, la paura della relazione sociale, del confronto con qualsiasi cosa possa metterci in discussione. Ecco quindi che la nuova patologia produce un nuovo farmaco: non più l antidepressivo su cui si è costruita una cultura, ma l ansiolitico, la benzodiazepina. Su cui si sta formando, soprattutto negli Stati Uniti, un nuovo movimento basato sulla narrazione delle proprie esperienze e che trova il luogo ideale per il confronto nei social network. Ma la situazione da questa parte dell Atlantico non è diversa. I disagi, i dubbi e le incertezze sono simili e generano angosce equivalenti. Enrica Amaturo, Presidente dell Associazione Italiana di Sociologia e Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali all Università Federico II di Napoli, non ha dubbi: «Il fattore scatenante dell ansia è la condanna dei giovani all irrilevanza sociale. La perdita delle opportunità. Per i giovani si è completamente infranta quella catena del passaggio dall età giovanile all età adulta che consisteva, nell uscire di casa, trovare un lavoro, costruire un nucleo familiare. Questa sequenza non c è più per il ritardo dell ingresso nel mercato del lavoro, per la difficoltà nel trovare un inserimento. «Li abbiamo condannati ad una situazione di adolescenza protratta, come se loro non avessero capacità di incidere sulla realtà e sulla loro vita e in cambio gli abbiamo dato un bel kinderheim (struttura in cui vengono ospitati e sorvegliati

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale