T17 LAT - Bisogna accettare il proprio destino

L ET IMPERIALE T17 Bisogna accettare il proprio destino tratto da Epistole a Lucilio 107, 1-7 latino Tra i precetti più famosi dello stoicismo c è l esortazione ad accettare la propria sorte, a trarre il meglio da ciò che ci capita, e che non possiamo cambiare per esempio, gli eventi fortuiti e le disgrazie accettandolo come se lo avessimo desiderato. Questo atteggiamento caratterizza l uomo coraggioso e forte, il saggio. Al contrario, combattere il destino non solo è inutile, perché gli eventi esterni non dipendono da noi, ma è controproducente, perché saremo comunque costretti a seguirlo. La vera grandezza dunque sta nell accettare la propria condizione. quello che il filosofo moderno Friedrich Nietzsche (1844-1900) chiamerà Amor fati. In questa lettera, Seneca argomenta questo precetto a partire da un evento spiacevole ma non grave per cui Lucilio si lamentava la fuga dei suoi schiavi e colorisce l argomentazione con una serie di esempi minuti, a dimostrazione del fatto che nella vita è normale subire inconvenienti. Notevole la frequenza di espressioni di esortazione e di dovere (congiuntivi esortativi, formule perifrastiche, imperativi). Il finale è una celebre traduzione in latino dell inno a Zeus di Cleante, uno dei fondatori dello stoicismo. 5 10 SENECA LUCILIO SUO SALUTEM 1. Ubi illa prudentia tua? Ubi in dispiciendis rebus subtilitas? Ubi magnitudo? Tam pusilla tangit? Servi occupationes tuas occasionem fugae putaverunt. [...] 2. Nihil horum insolitum, nihil inexpectatum est; offendi rebus istis tam ridiculum est quam queri quod spargaris in publico aut inquineris in luto. Ea dem vitae condicio est quae balnei, turbae, itineris: quaedam in te mittentur, quaedam inc dent. Non est delicata res vivere. Longam viam ingressus es: et labaris oportet et arie tes et cadas et lasseris et exclames o mors! , id est mentiaris. Alio loco comitem relinques, alio effe res, alio timebis: per eius modi offensas emetiendum est confragosum hoc iter. 3. Mori vult? Praeparetur animus contra omnia; sciat se venisse ubi tonat fulmen; sciat se venisse ubi 1. Ubi illa... putaverunt La circostanza da cui parte la lettera è la fuga dei servi e il conseguente dispiacere di Lucilio. Ubi... tua?: è sottinteso est, Dov è la tua famosa accortezza? . dispiciendis: forma di gerundivo all ablativo, che si configura come complemento di limitazione rispetto a subtilitas: Dov è la tua finezza nel... . : le parentesi uncinate indicano una porzione di testo aggiunta dall editore a integrazione delle parole trasmesse dai manoscritti. occupatio nes... occasionem: occupationes è oggetto e occasionem predicativo, dipendenti da putaverunt: i tuoi servi hanno considerato i tuoi impegni un occasione di fuga . 2. Nihil horum... iter horum: genitivo partitivo. offendi: come il successivo queri, è infinito sostantivato, in correlazione comparativa (tam... quam), offendersi per queste cose è ridicolo tanto quanto lamentarsi... . quod: in dipendenza dal ver- 142 bo queri introduce una completiva di valore causale più che dichiarativo, lamentarsi del fatto che . spargaris... inquineris: le difficoltà della vita sono accidenti normali al pari dell essere schizzati (spargaris) in piscina, urtati (vexeris) nella folla o sporcati (inquineris) nel fango. quae... itineris: relativa; si sottintende condicio est; continua l analogia tra gli inconvenienti della vita e quelli in cui si incorre nei bagni (balneum), tra la folla (turba) o in viaggio (iter). quae dam... inc dent: la ripetizione del pronome indefinito quaedam segna e distingue ciò che ci capita perché qualcuno ci vuole male e ciò che ci capita fatalmente: alcune cose vengono indirizzate contro di te, altre capitano per caso . Non est... vive re: sententia con cui Seneca chiarisce il senso degli esempi che ha proposto; con un po di libertà puoi tradurre vivere non è cosa da femminucce . Longam... ingres sus es: immancabile metafora* della vita come strada, dall inciampo alla caduta grave, fino all invocazione (pretenziosa) della morte. labaris... exclames: oportet regge i congiuntivi presenti labaris (da labor), arie tes, cadas, lasseris (da lasso), exclames; le azioni sono tutte violente, di varia gravità: è necessario che tu scivoli, che tu vada a sbattere, che inciampi, che ti stanchi e che gridi . id est: formula fissa per cioè . alio... timebis: triplice anafora* di alio; loco nelle due successive ripetizioni è sottinteso; i verbi in questo caso sono al futuro semplice: in un luogo lascerai un compagno, in un altro ne seppellirai uno, in un altro avrai paura per lui . emetien dum est: perifrastica passiva; il soggetto è iter. confragosum: termine raro, ciceroniano, che significa accidentato . 3. Mori vult... praesumpseris Prae paretur: congiuntivo esortativo, come anche sciat. sciat... ubi: ripetizione non solo del verbo reggente scias, ma anche dell infinitiva se venisse e di ubi, avverbio relativo, dove .

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale