Tua vivit imago - volume 2

PERCORSI TEMATICI 20 25 30 35 40 45 50 estetico, è quello che è in primo luogo grazie a chi è fuggito dai fascismi, dal comunismo o da altri regimi conseguenza più o meno immediata ma reale della repressione e dell espulsione in massa di dissidenti. Ciò ha indotto George Steiner3 ad avanzare la tesi più che fondata per cui un intero genere della letteratura occidentale del XX secolo dovrebbe considerarsi extra-territoriale : una letteratura da e sull esilio, che ipostatizza4 questo tempo come il tempo dei rifugiati. [ ] Il fatto che l esilio sia stato circondato da un così diffuso interesse nella storia contemporanea è in parte da ricondurre alla teoria, in verità piuttosto debole, che chiunque non ne sia toccato possa beneficiarne come motivo di redenzione. Occorre ammetterlo, c è del vero o comunque del plausibile in questa teoria. Come gli eruditi itineranti del medioevo o gli schiavi greci dell impero romano, gli esiliati o almeno i più eccezionali fra loro contribuiscono davvero a elevare l ambiente che li circonda. E, naturalmente, noi concentriamo lo sguardo esclusivamente sugli effetti illuminanti della loro presenza, e non certo sulla loro miseria o sulle loro esigenze. Ma se solo li si guarda attraverso la desolante prospettiva politica degli attuali spostamenti di massa, gli esili individuali ci costringono a riconoscere, in tutta la loro portata, il senso tragico che accompagna un destino di sradicamento e di non appartenenza in un mondo necessariamente crudele. [ ] Agli occhi di un esule, una forma di vita, una determinata espressione o anche una semplice attività che si svolgano in un ambiente nuovo, accadranno sempre sullo sfondo della memoria, del loro ricordo in un ambiente diverso. Per questo, nuovo e vecchio finiscono per essere entrambi analogamente vividi, ugualmente attuali, per ricorrere insieme contrappuntisticamente.5 E in questo tipo di percezione si può provare un piacere unico, soprattutto se l esule è consapevole di altre collisioni contrappuntistiche che riducono l ortodossia di giudizio e favoriscono l apprezzamento e la reciproca empatia . Insomma, si può provare un particolare senso di conquista (personale) nell agire come se si fosse a casa in qualsiasi luogo accada di trovarsi. Tutto ciò resta comunque rischioso: l abitudine alla dissimulazione è tanto faticosa quanto snervante. L esilio non è mai un modo d essere appagato, soddisfatto, o sicuro. Con parole di Wallace Stevens,6 è una mente invernale , dove il pathos dell estate o dell autunno e le potenzialità della primavera si rivelano sempre lì, a portata di mano, ma comunque irraggiungibili. Forse questo non è che un altro modo per dire che una vita in esilio si muove in base a un altro calendario, che è meno stagionale e regolata della vita a casa . Esilio è la vita vissuta fuori da un ordine abituale. nomade, decentrata, contrappuntistica: e non si fa in tempo ad abituarsi che la sua forza sconvolgente erompe di nuovo. (trad. M. Guareschi, F. Rahola) 3. George Steiner: critico letterario e saggista franco-statunitense di origine ebraica (1929-2020), tra i più importanti degli ultimi decenni. 4. ipostatizza: rende esemplare, emblematico. 5. contrappuntisticamente: come in un contrap- 576 punto, la tecnica musicale che combina con una data melodia una o più melodie contemporanee, più o meno autonome. 6. Wallace Stevens: poeta statunitense (18791955), tra i maggiori esponenti del modernismo.

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea