Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO Allora il tetro Cèrbero14 sibila dalla bocca piena di serpi, e giace facendo la guardia davanti alle porte di bronzo. Là girano con celere ruota le colpevoli membra 15 di Issìone che ebbe l ardire d insidiare Giunone, 16 75 e Tizio, disteso in terra per la lunghezza di nove iugeri, pasce continuamente gli uccelli con le sue livide viscere. 17 Colà v è Tàntalo, e stagni d attorno, ma l acqua, quando è sul punto di bere, ne sfugge l acre sete; 18 e le figlie di Dànao, poiché offesero il nume di Venere, 19 80 portano le acque letèe in b tti senza fondo. Laggiù vada chiunque tentò di oltraggiare il mio amore, e volle per me questa interminabile milizia. Ma tu, ti prego, sèrbati casta, e custode 20 del santo pudore, ti sieda accanto la vigile madre, 85 e ti narri fiabe, e posta lì presso la lucerna, tragga lunghi stami dalla ripiena conocchia. Mentre accanto l ancella, intenta ai gravi pennecchi, vinta dal sonno, a poco a poco lasci cadere l opera di mano. Potessi allora tornare all improvviso, senza che alcuno lo preannunci, 90 ma sembrando di averti raggiunto come disceso dal cielo. E allora, così come sarai, con i lunghi capelli scarmigliati, o Delia, corrimi incontro a piedi nudi! Questo invoco: quel giorno, quello splendido giorno, porti a noi la candida Aurora con i suoi rosei cavalli! (trad. L. Canali) 14. Cèrbero: il cane a tre teste, custode degli Inferi. 15. Issìone: re dei Làpiti; avendo tentato di violentare Giunone, era legato a una ruota che girava in eterno. 16. Tizio: il gigante che aveva insidiato Latona, condannato a giacere sul suolo mentre due avvoltoi gli rodevano il fegato. 17. Tàntalo: re della Lidia; aveva rubato il nettare e l ambrosia degli dèi e per punizione era condannato ad avere sem- 390 pre fame e sete, pur essendo immerso nell acqua e circondato da rami carichi di frutti. 18. le figlie di Dànao: le Danaidi, le cinquanta figlie di Dànao, re della Libia. Esse, con la sola eccezione di Ipermestra, avevano ucciso i loro mariti durante la prima notte di nozze, offendendo in tal modo Venere con la rottura del vincolo matrimoniale, e dovevano ora attingere acqua e trasportarla vanamente in urne senza fondo. 19. le acque letèe: le acque del Leto, il fiume infernale la cui acqua faceva perdere la memoria. 20. ti sieda accanto la vigile madre: in latino adsideas sedula semper anus. Anus è, secondo alcuni interpreti la madre di Delia, secondo altri la nutrice o una vecchia governante.

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Età augustea