Tua vivit imago - volume 2

Il pensiero dell altrove 30 35 40 45 50 55 «La velocità, l ansia degli adulti, la natura multitasking con cui ci muoviamo negli spazi relazionali facendo mille cose in contemporanea sta indebolendo le nostre competenze comunicazionali e prosociali , avverte lo psicoterapeuta Alberto Pellai. «C è un evidente collasso della comunicazione verbale , conferma la psicologa Emanuela Iacchia del comitato scientifico dell Aimuse, l Associazione italiana mutismo selettivo, che dal 2009 supporta le famiglie nel problema, e autrice, con Paola Ancarani, di Momentaneamente silenziosi (Franco Angeli). «Sono sempre di più gli insegnanti e i genitori che si rivolgono a noi per segnalare questi atteggiamenti. I dati ufficiali dicono che un bambino su cento, sotto gli 8 anni, soffre di mutismo selettivo. Ma ritengo che siano tanti di più perché nella maggior parte dei casi non si dà nome al fenomeno, e si fa persino fatica a individuarlo: i bambini a casa parlano tranquillamente, fuori appaiono solo molto timidi. A scuola, non è raro che il rifiuto di parlare sia scambiato per provocazione. In realtà, è un disturbo d ansia vero e proprio . I bambini vorrebbero parlare, ma non ci riescono. Perché? Non c è una sola causa, ma una molteplicità di fattori, che hanno a che fare con lo stile di vita della contemporaneità. «Nelle nostre case non c è più il telefono. Viviamo a ritmi così veloci da non concederci scambi verbali anche casuali. Relazioni come chiedere aiuto per trovare una strada, ad esempio, sono sempre più ridotte. Guidati da cellulari e gps stiamo perdendo la cordialità delle relazioni. Oltre a questo aspetto c è un uso continuo di gadget elettronici per tenere occupati i bambini. E incide l ansia da prestazione alla quale sono sottoposti: li vogliamo tutti bravi, capaci di grandi cose. Questa pressione, questa autostima ridotta, generano, al contrario, chiusura: i ragazzi evitano di esporsi . [...] Eccolo il ritratto degli hikikomori, che si ritirano in stanza e vi rimangono per lunghi periodi, spesso anni. Connessi a Internet, certo. Ma sbaglia chi li confonde con i drogati del digitale: «In genere è una conseguenza , dice Giordano: «Questi ragazzi, chiudendosi, si difendono: giocano on line, vedono serie tv in modo compulsivo, leggono, imparano lingue straniere. Sono estranei a ciò che accade intorno, ma hanno grandi talenti. Piano piano, disertano tutte le situazioni conviviali, compresi i pasti . (Sabina Minardi, «L Espresso , 19 ottobre 2018; con tagli) SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. Leggi in classe l articolo (puoi trovare la versione integrale online) e discuti con i tuoi compagni e con l insegnante a proposito delle problematiche che vengono messe in evidenza. 2. In maniera individuale o in gruppo con alcuni tuoi compagni, effettua una ricerca specifica sul fenomeno hikikomori (le sue caratteristiche peculiari; la sua nascita e lo sviluppo nel tempo; la sua diffusione a livello geografico nel mondo e in particolare in Italia; le cause che lo determinano; consigli per prevenirlo o per arginarlo) e stendi una relazione di almeno quattro cartelle. 3. Immagina e descrivi un ipotetica società che si impegna a fondo per evitare l isolamento sociale volontario. Quali sono le caratteristiche imprescindibili che dovrebbe avere? Quali le sue regole? A quali aspetti della reale società contemporanea dovrebbe rinunciare? 365

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea