Il Maraschini-Palma - volume 2

Fuori dagli schemi F La matematica in natura Osservando la natura non è così raro riconoscere schemi geometrici, in particolare quelli che utilizzano il 6; per esempio: i basalti colonnari, le celle di un alveare, le strutture chimiche, la struttura di un fiocco di neve, gli occhi degli insetti ecc. hanno tutti una struttura esagonale. Certamente la natura non segue regole matematiche e le sue forme sono diverse da quelle così regolari che la geometria offre. Tuttavia la matematica e le sue regolarità geometriche costituiscono uno strumento per caratterizzare e studiare, in modo via via più rigoroso, le forme naturali e per eseguire così misure e formulare ipotesi sui suoi mutamenti. In questo tentativo di studiare matematicamente i fenomeni naturali, il numero 6 ha una particolare importanza perché a esso è associato un poligono che ha la caratteristica di poter ricoprire il piano: l esagono. Gli esagoni, infatti, come anche i triangoli e i quadrati, sono poligoni con tutti i lati e tutti gli angoli congruenti (i cui angoli sono un sottomultiplo di 360°) e sono le uniche forme che si possono affiancare riempiendo tutto un piano senza lasciare buchi. Tra queste l esagono è la figura con il miglior compromesso tra superficie disponibile e materiale utilizzato per crearla (come è nel caso dell abilità costruttiva delle api). Già nel XVII secolo Charles Darwin (1809-1882) disse: «che il nido d ape esagonale è assolutamente perfetto per economizzare il lavoro e la cera . Potremmo avere la suggestione che la natura segua regole matematiche dettate da un demiurgo oppure immaginare che la natura cerchi di ottimizzare l uso delle sue risorse. Certo è che le soluzioni trovate sono perfette ed eleganti. 183

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