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Il ruolo sociale dell educazione 225 230 235 240 vende una coperta invernale e un lenzuolo bianco, purché non vada perduto l esserti seduto a lavorare fin dal cuore della notte, quando non vi si siederebbe nessun fabbro, nessuno di quelli che insegnano a cardare la lana col ferro ricurvo, purché non vada perduto l aver respirato il puzzo di tante lucerne quanti erano i fanciulli in piedi, quando ormai era tutto di un altro colore Flacco, e la fuliggine si appiccicava all annerito Marone.6 E tuttavia è difficile che un onorario non abbia bisogno di un giudizio del tribuno.7 Ma voi imponete pure leggi crudeli: che al precettore siano ben note la legge della lingua, che legga le storie, che conosca tutti gli autori come le unghie delle sue dita, che, se per caso viene interrogato mentre va alle terme o ai bagni di Febo,8 sappia dire il nome della nutrice di Anchise,9 conosca il nome e la patria della matrigna di Anchemolo,10 sappia dire quanti anni sia vissuto Aceste,11 quante urne di vino di Sicilia abbia donato ai Frigi.12 Pretendete pure che plasmi i teneri caratteri come con il pollice, come quando uno modella un volto nella cera; pretendete che sia padre per la sua classe, perché quelli non si diano a giochi sconci e non se ne facciano a vicenda. [ ] «A queste cose dice «tu devi badare; e quando poi sarà finito l anno, tieniti l oro che il popolo invoca per il vincitore .13 (trad. B. Santorelli) 6. Flacco Marone: sono Orazio (Quinto Orazio Flacco) e Virgilio (Publio Virgilio Marone), al tempo di Giovenale diventati ormai due classici della letteratura latina. In questo caso ci sono due possibilità per spiegare in che senso si stiano annerendo per il fumo proveniente dalle lucerne degli studenti: potrebbe trattarsi dei libri di testo degli alunni, su cui essi studiavano i versi delle loro opere, oppure dei busti dei due poeti presenti nell aula del maestro. 7. E tuttavia tribuno: il giudizio del tribuno della plebe. Per ricevere lo stipendio il maestro deve sempre ricorrere al tribunale: in questo caso è anche possibile che Giovenale faccia riferimento al fatto che il maestro, ricevuto un primo parere negativo dal giudizio del pretore, si rivolga in appello al tribuno della plebe. 8. ai bagni di Febo: Febo è il nome di un liberto, proprietario di un bagno privato. 9. sappia Anchise: si sa da un informazione erudita che la nutrice di Anchise, padre di Enea, si chiamava Tisifone, ma non abbiamo altre notizie. 10. conosca Anchemolo: Anchemolo è un personaggio del decimo libro dell Eneide. Secondo Servio (un erudito del IV secolo d.C.) la sua matrigna, contro la quale egli aveva usato violenza, si chiamava Casperia e aveva origini greche. 11. Aceste: è un personaggio leggendario, figlio di un dio fluviale e di una donna troiana, che secondo il mito avrebbe fondato la città di Segesta in Sicilia e vi avrebbe ospitato Enea, troiano a sua volta, e i suoi compagni. 12. Frigi: sono appunto i compagni di Enea, chiamati così perché Troia sorgeva in una regione chiamata Frigia. 13. tieniti vincitore: il riferimento è al premio dei gladiatori per aver vinto un combattimento, fissato a un massimo di cinque aurei. Il maestro viene quindi esortato ad accontentarsi non solo di una paga inadeguata, ma per giunta corrispondente a quello che un gladiatore, appartenente fra l altro a una delle categorie più basse della società, guadagna con un solo combattimento. All ingiustizia si aggiunge, insomma, anche l umiliazione. La battuta finale si immagina pronunciata da un genitore ed è considerata un aprosd keton, una chiusa inaspettata. 87

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Educazione civica per la letteratura latina