Palestra per l’Esame di Stato

Palestra verso l Esame no tutti uccisi. Non ci fu nessuno dei nostri che cercasse di darsi al saccheggio: pieni di ira per la strage di Cenabo1 e le fatiche sostenute durante l assedio, non risparmiarono né vecchi, né donne, né fanciulli. Insomma di tutti i difensori che ammontavano a circa quarantamila, solo ottocento, quelli che alle prime grida erano fuggiti dalla città, arrivarono incolumi da Vercingetorige. (trad. F. Brindesi) SECONDA PARTE: confronto con un testo in lingua greca, con traduzione a fronte La Storia Romana di Cassio Dione, composta all inizio del III secolo d.C., racconta anno per anno la storia di Roma, da Enea fino all età imperiale. Nei libri arrivati a noi è conservato anche il resoconto delle guerre di Cesare in Gallia. Classe III , . , , , , . K , , , , , , , ( ) , . , , , , . Allora gli Arverni invasero di nuovo il paese dei Biturigi, e conquistata la loro capitale, Avarico, resistettero in essa per lungo tempo. In seguito, assediati dai Romani, respinsero facilmente i loro attacchi, perché erano in molti e la città era inespugnabile, cinta com era da una parte da paludi impraticabili e dall altra da un fiume impetuoso. Anzi, facendo delle sortite, inflissero ai Romani molte perdite. Alla fine bruciarono tutti i campi e le città e i villaggi dei dintorni, dai quali pensavano che i nemici avrebbero potuto ricevere aiuti, e si diedero a rapinare tutto ciò che veniva portato dagli alleati. Così i Romani, che credevano di assediare Avarico, in realtà vennero a trovarsi nella penosa situazione di assediati. Tutto questo prima che un violento acquazzone e un forte vento (era già arrivato l inverno) si abbattessero su di loro: a causa della tempesta i Romani furono i primi ad allontanarsi dalle mura e a cercare rifugio nelle tende; poi anche i barbari corsero a chiudersi nelle case. Quando essi lasciarono gli spalti, i Romani fecero di nuovo un improvviso assalto contro le mura prive di difensori. Conquistata subito una torre, prima che i barbari si accorgessero della loro presenza, e impadronitisi poi facilmente del resto, saccheggiarono tutta la città, e per l ira accumulatasi durante le sofferenze dell assedio uccisero tutti gli uomini. (Cassio Dione, Storia Romana XL, 34; trad. G. Norcio) 1. A Cenabo (oggi Orléans) alla fine del 53 a.C. i Carnuti avevano massacrato tutti i cittadini romani che si trovavano in città. 62

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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico