Palestra per l’Esame di Stato

La prova ministeriale TESTO Nam, ea tempestate qua Seiani amicitiam ceteri falso exuerant, ausus est eques Romanus M. Terentius, ob id reus, amplecti, ad hunc modum apud senatum ordiendo: Fortunae quidem meae fortasse minus expediat adgnoscere crimen quam abnuere: sed utcumque casura res est, fatebor et fuisse me Seiano amicum et ut essem expetisse et postquam adeptus eram laetatum. Videram collegam patris regendis praetoriis cohortibus, mox urbis et militiae munia simul obeuntem. Illius propinqui et adfines honoribus augebantur; ut quisque Seiano intimus, ita ad Caesaris amicitiam validus: contra, quibus infensus esset, metu ac sordibus conflictabantur. Nec quemquam exemplo adsumo: cunctos qui novissimi consilii expertes fuimus meo unius discrimine defendam. Non enim Seianum Vulsiniensem, sed Claudiae et Iuliae domus partem, quas adfinitate occupaverat, tuum, Caesar, generum, tui consulatus socium, tua officia in re publica capessentem colebamus. POST TESTO Non è nostro compito giudicare le persone che tu innalzi sopra tutti e perché tu lo fai: gli dei ti hanno concesso la suprema facolta di giudicare le cose, a noi fu solo lasciata la gloria dell obbedienza. [ ] Il tono aperto e fermo del discorso e il fatto che si era trovato uno che aveva coraggiosamente espresso quello che tutti sentivano nell animo fecero sì che i suoi accusatori, con l aggiunta dei passati delitti, fossero condannati all esilio o alla morte. trad. E. Cetrangolo, Firenze 1979 SECONDA PARTE: confronto con un testo in lingua greca, con traduzione a fronte L ascesa e la caduta di Seiano sono raccontate anche dallo storico greco Cassio Dione, che ne fa un esempio per ragionare sulla volubilità della sorte e dei favori umani. Ecco come sono descritti l arresto di Seiano e le reazioni dei suoi amici di un tempo (58, 11, 1-2 e 12, 3-4). , . , , , , , , , , . In quella circostanza si sarebbe potuta constatare la fragilita umana in tutti i suoi aspetti, tanto che nessuno mai più avrebbe potuto insuperbire fino a quel punto. Infatti, colui che tutti avevano scortato al senato come il migliore, ora era trascinato in prigione come uno qualsiasi; colui che in precedenza avevano ritenuto degno di molte corone, ora era incatenato e messo in ceppi; colui che proteggevano come un padrone, era guardato a vista come uno schiavo fuggitivo e ne veniva scoperto il volto quando tentava di nasconderlo; colui che avevano adornato con la toga orlata di porpora, lo schiaffeggiavano; e, infine, colui di fronte al quale e a cui sacrificavano come se fosse un dio, ora veniva condotto a morte. [ ] , . , , , 16

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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico