Sallustio

Repertorio degli autori Autori latini SALLUSTIO 86-35 a.C. LE OPERE PRINCIPALI De Catilinae coniuratione L opera descrive gli eventi della congiura ordita da Catilina per assumere il consolato, dal 64 a.C. (con il flashback di un precedente tentativo eversivo del 66 a.C.) alla scoperta della congiura e al dibattito in senato (63 a.C.), fino allo scontro finale a Pistoia, nel 62 a.C., tra l esercito senatorio e quello raccolto da Catilina, dove egli trovò una morte gloriosa. Bellum Iugurthinum L evento narrato è la guerra contro Giugurta, nipote di Micipsa, re di Numidia. Questi alla morte dello zio, nel 118 a.C., cercò di sottrarre il regno ai legittimi eredi, figli di Micipsa, uccidendoli uno dopo l altro. I Romani intervennero per riportare sotto il loro controllo un paese alleato, ma la guerra, intrapresa nel 111 a.C., venne condotta con poca decisione dai generali romani, corrotti da Giugurta. Nel 107 a.C. il console Gaio Mario assunse il comando e sconfisse rapidamente Giugurta, dimostrando la sua capacità di comando e le sue doti morali. TEMI Analisi di una crisi Sallustio scrive due opere monografiche che si concentrano su due eventi da lui considerati rilevanti per l analisi della crisi dello Stato e della società romana: uno fuori Roma, la guerra in Numidia, e l altro a Roma, la congiura di Catilina. La crisi è presentata come una degenerazione morale e politica dopo la fine del metus hostilis, il timore verso i nemici esterni, che fino alla vittoria su Cartagine aveva tenuto insieme le diverse componenti sociali dell Urbe. Il passato come modello All attuale decadenza Sallustio contrappone la società romana dei primi secoli, nella quale gli interessi personali non sopravanzavano la concordia e il senso di servizio alla patria comune. I ritratti I protagonisti sono rappresentati non solo nel loro agire, ma anche attraverso ritratti che ne evidenziano soprattutto gli aspetti contrastanti, le ambivalenze e le ambiguità, l eccezionalità del sentire e della personalità. STILE Arcaismo L ideale morale che guarda alla Roma di un tempo si riflette in una lingua rivolta al passato, sia nel lessico con la scelta di parole ormai desuete, sia nella costruzione sintattica, che rifiuta la simmetria e l ipotassi ciceroniana preferendo una costruzione paratattica per blocchi e un andamento spezzato. Disarmonia e brevitas La prosa è volutamente disarmonica, marcata dalle antitesi e dalle variationes e tendente alla concentrazione espressiva (asindeti, omissione di parole o di nessi sintattici ecc.) per far risaltare la densità dei concetti. 143

Palestra per l’Esame di Stato
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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico