3.5 Aristotele, Etica Nicomachea / Seneca, Epistulae

Classe V 3. Prove di lingua e cultura latina e lingua e cultura greca 3.5 L amicizia è una virtù Aristotele, Etica Nicomachea Seneca, Epistulae morales ad Lucilium PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua greca Nell Etica Nicomachea Aristotele tratta delle virtù etiche (che riguardano l agire) e delle virtù dianoetiche (che riguardano il conoscere) attraverso le quali l uomo può raggiungere la felicità. Anche l amicizia, come si legge nel testo, è considerata una virtù. POST TESTO E sembra che tale atteggiamento sia insito per natura nel genitore verso la prole e nella prole verso il genitore, non solo negli uomini, ma anche negli uccelli e nella maggior parte degli animali, negli individui appartenenti alla stessa specie fra di loro, e soprattutto negli uomini, ragion per cui noi lodiamo coloro che amano gli altri esseri umani. E si può osservare anche nei viaggi come ogni uomo senta affinità ed amicizia per l uomo. Sembra, poi, che sia l amicizia a tenere insieme le città, ed i legislatori si preoccupano più di lei che della giustizia: infatti, la concordia sembra essere qualcosa di simile all amicizia; ed è questa che essi hanno soprattutto di mira, ed è la discordia, in quanto è una specie di inimicizia, che essi cercano soprattutto di scacciare. Quando si è amici, non c è alcun bisogno di giustizia, mentre, quando si è giusti, c è ancora bisogno di amicizia ed il più alto livello della giustizia si ritiene che consista in un atteggiamento di amicizia. E non solo è una cosa necessaria, ma è anche una cosa bella: infatti, noi lodiamo coloro che amano gli amici, anzi si ritiene che l avere molti amici sia qualcosa di bello; ed inoltre, si pensa che sono gli stessi uomini che sono buoni ed amici. (trad. C. Mazzarelli) 1. Si tratta di una citazione di Omero, Iliade, X, 224. 133 Classe V [ ] , . , , ; ; , . . , « 1 .

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