Promessi sposi

T7 LA MONACA DI MONZA 11. Che tipo di focalizzazione viene utilizzata nell ultima parte del testo (da Ma quanto meno ne parlava , r. 87)? Perché il narratore fa questa scelta? 12. Manzoni scrive: La grandezza ben formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine, irregolari e troppo risolute per una donna, non che per una monaca (rr. 29-31). Quale idea di femminilità emerge da questa annotazione? In quale personaggio è possibile ritrovarla e perché? Esponi le tue considerazioni. COMPETENZE LINGUISTICHE 13. Lessico. La solidarietà semantica. Associa a ciascuno degli aggettivi usati nella descrizione della «signora uno o più dei nomi della seconda colonna, poi scrivi una frase per ciascuna delle associazioni che hai fatto. a) scomposto 1) risposta b) superbo 2) naso c) inveterato 3) profilo d) minaccioso 4) occhiata e) feroce 5) espressione f) orgoglioso 6) capelli g) delicato 7) riserbo h) grazioso 8) passione i) irregolare 9) sorriso 14. Analisi logica. Individua nel brano seguente i predicati e i rispettivi soggetti. In que primi momenti, provò una contentezza, non schietta al certo, ma viva. Nel vòto uggioso dell animo suo s era venuta a infondere un occupazione forte, continua e, direi quasi, una vita potente; ma quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al condannato, per dargli forza a sostenere i tormenti. Si videro, nello stesso tempo, di gran novità in tutta la sua condotta: divenne, tutt a un tratto, più regolare, più tranquilla, smesse gli scherni e il brontolìo, si mostrò anzi carezzevole e manierosa, dimodoché le suore si rallegravano a vicenda del cambiamento felice; lontane com erano dall immaginarne il vero motivo, e dal comprendere che quella nuova virtù non era altro che ipocrisia aggiunta all antiche magagne. Quell apparenza però, quella, per dir così, imbiancatura esteriore, non durò gran tempo, almeno con quella continuità e uguaglianza: ben presto tornarono in campo i soliti dispetti e i soliti capricci, tornarono a farsi sentire l imprecazioni e gli scherni contro la prigione claustrale, e talvolta espressi in un linguaggio insolito in quel luogo, e anche in quella bocca. Però, ad ognuna di queste scappate veniva dietro un pentimento, una gran cura di farle dimenticare, a forza di moine e buone parole. Le suore sopportavano alla meglio tutti questi alt e bassi, e gli attribuivano all indole bisbetica e leggiera della signora. SPUNTI PER LA PRODUZIONE , LA RICERCA E LA DISCUSSIONE 15. Riscrivi la vicenda di Gertrude secondo il punto di vista della donna (puoi usare sia la narrazione in prima persona sia quella in terza persona, a tua scelta). 16. «L abito non fa il monaco , dice il proverbio: è un detto applicabile anche a Gertrude? Perché? Quanto conta la prima impressione nel giudizio che si dà su una persona? 17. Gertrude è costretta a monacarsi non perché spinta da una vera vocazione religiosa, ma per volontà della sua famiglia: quanto contano, ancora oggi, nelle scelte di vita di un ragazzo, le aspettative e i desideri dei genitori? 95

Promessi sposi
Promessi sposi
Percorsi di lettura