Promessi sposi

T3 DA LODOVICO A CRISTOFORO 90 95 100 105 110 115 120 col quale non aveva mai parlato in vita sua, ma che gli era cordiale66 nemico, e al quale rendeva, pur67 di cuore, il contraccambio: giacché è uno de vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi. Costui, seguito da quattro bravi, s avanzava diritto, con passo superbo, con la testa alta, con la bocca composta all alterigia e allo sprezzo.68 Tutt e due camminavan rasente al69 muro; ma Lodovico (notate bene)70 lo strisciava71 col lato destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava il diritto (dove mai si va a ficcare il diritto!) di non istaccarsi dal detto muro, per dar passo a chi si fosse;72 cosa della quale allora si faceva gran caso.73 L altro pretendeva, all opposto, che quel diritto competesse a lui, come a nobile,74 e che a Lodovico toccasse d andar nel mezzo; e ciò in forza d un altra consuetudine. Perocché,75 in questo, come accade in molti altri affari, erano in vigore due consuetudini contrarie, senza che fosse deciso qual delle due fosse la buona; il che dava opportunità di fare una guerra, ogni volta che una testa dura s abbattesse in un altra della stessa tempra.76 Que due si venivano incontro, ristretti alla muraglia,77 come due figure di basso rilievo ambulanti.78 Quando si trovarono a viso a viso, il signor tale, squadrando79 Lodovico, a capo alto, col cipiglio imperioso,80 gli disse, in un tono corrispondente di voce: fate luogo.81 Fate luogo voi, rispose Lodovico. La diritta82 è mia. Co vostri pari,83 è sempre mia. Sì, se l arroganza de vostri pari84 fosse legge per i pari miei. I bravi dell uno e dell altro eran rimasti fermi, ciascuno dietro il suo padrone, guardandosi in cagnesco,85 con le mani alle daghe,86 preparati alla battaglia. La gente che arrivava di qua e di là, si teneva in distanza, a osservare il fatto; e la presenza di quegli spettatori animava sempre più il puntiglio de contendenti. Nel mezzo, vile meccanico;87 o ch io t insegno una volta come si tratta co gentiluomini. Voi mentite ch io sia vile. Tu menti ch io abbia mentito . Questa risposta era di prammatica.88 E, se tu fossi cavaliere,89 come son io, aggiunse quel signore, ti vorrei far vedere, con la spada e con la cappa,90 che il mentitore sei tu. un buon pretesto per dispensarvi di sostener co fatti91 l insolenza delle vostre parole. Gettate nel fango questo ribaldo, disse il gentiluomo, voltandosi a suoi. Vediamo! disse Lodovico, dando subitamente un passo indietro, e mettendo mano alla spada. 66. cordiale: di cuore, cioè istintivamente. 67. pur: sempre. 68. con la bocca sprezzo: con un espressione di superbia e disprezzo. 69. rasente al: lungo al. 70. (notate bene): l invito tra parentesi ha una chiara valenza ironica. 71. strisciava: sfiorava. 72. per dar passo a chi si fosse: per cedere il passo a chiunque. 73. cosa caso: cosa a cui, allora, si attribuiva grande importanza. 74. come a nobile: poiché era nobile. 75. Perocché: poiché. 76. tempra: durezza. 77. ristretti alla muraglia: a ridosso del muro. 78. ambulanti: in movimento. 79. squadrando: guardando con altezzosità. 80. col cipiglio imperioso: con aria di comando. 81. fate luogo: fate spazio, fatemi passare. 82. la diritta: la destra, che dava il diritto alla precedenza. 83. Co vostri pari: con quelli come voi (che non sono nobili come me). 84. de vostri pari: cioè degli aristocratici e dei prepotenti. 85. in cagnesco: con sguardi minacciosi. 86. daghe: tipo di spade corte e larghe. 87. Nel mezzo, vile meccanico: va in mezzo alla strada, spregevole pezzente. 88. di prammatica: di regola, secondo la ritualità cavalleresca. 89. cavaliere: nobile. 90. ti vorrei cappa: ti dimostrerei in duello. La cappa è il mantello usato dai nobili in duello per proteggere il braccio sinistro, ma l espressione allude al modo aristocratico di combattere senza armatura, in segno di valore. 91. per dispensarvi co fatti: per liberarvi dall obbligo di dimostrare con i fatti. 63

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