Promessi sposi

T2 IL COLLOQUIO FRA RENZO E DON ABBONDIO 230 235 240 accaduto più d una volta a personaggi di ben più alto affare59 che don Abbondio, di trovarsi in frangenti così fastidiosi, in tanta incertezza di partiti,60 che parve loro un ottimo ripiego mettersi a letto con la febbre. Questo ripiego, egli non lo dovette andare a cercare, perché gli si offerse da sé. La paura del giorno avanti, la veglia angosciosa della notte, la paura avuta in quel momento, l ansietà dell avvenire, fecero l effetto. Affannato e balordo,61 si ripose sul suo seggiolone, cominciò a sentirsi qualche brivido nell ossa, si guardava le unghie sospirando, e chiamava di tempo in tempo,62 con voce tremolante e stizzosa: Perpetua! La venne finalmente, con un gran cavolo sotto il braccio, e con la faccia tosta, come se nulla fosse stato. Risparmio al lettore i lamenti, le condoglianze, le accuse, le difese, i «voi sola potete aver parlato , e i «non ho parlato , tutti i pasticci in somma di quel colloquio. Basti dire che don Abbondio ordinò a Perpetua di metter la stanga all uscio, di non aprir più per nessuna cagione, e, se alcun bussasse, risponder dalla finestra che il curato era andato a letto con la febbre. Salì poi lentamente le scale, dicendo, ogni tre scalini, son servito ; e si mise davvero a letto, dove lo lasceremo. 59. di ben più alto affare: di ben più alta condizione sociale. 60. partiti: decisioni. 61. balordo: stordito. 62. di tempo in tempo: di tanto in tanto. a TU per TU con il testo Accampare scuse per un ritardo è un arte, come sa qualunque insegnante, che ogni settimana colleziona un campionario di giustificazioni, ora banali ora inverosimili, escogitate dai suoi alunni: «L autobus è rimasto imbottigliato nel traffico . «Non è suonata la sveglia . «Avevo dimenticato i libri e son dovuto tornare indietro a prenderli . «Camminando per strada ho assistito a un furto e sono corso alla polizia per denunciarlo . «Stavo leggendo un libro stupendo e non mi sono accorto di avere superato la mia fermata (ti consigliamo quest ultima). Il caso di don Abbondio però è più complicato: si tratta di motivare il posticipo all ultimo minuto di un matrimonio. Come fare? Ragionando, piano piano si convince che con l esperienza, qualche parolona e un pizzico di furbizia potrebbe riuscire a ingannare un paesano giovane e ignorante come Renzo. Ma il piano presto va a gambe all aria, perché commette un errore fatale: mai sottovalutare l interlocutore! «Scarpe grosse, cervello fino , dice il proverbio dei contadini. Renzo valuta con attenzione ogni parola del parroco, e anche nel linguaggio del corpo riconosce qualcosa che non va. Uscito perplesso dal colloquio, decide di indagare. Le bugie hanno le gambe corte, soprattutto quando in giro c è qualcuno con la lingua lunga, come Perpetua. Analisi Lorenzo detto Renzo Entra in scena in queste pagine il protagonista maschile dei Promessi sposi: Lorenzo, detto Renzo, un giovane di vent anni, orfano dall adolescenza. Non si tratta di un miserabile, ma di un uomo per la sua condizione sociale agiato (r. 19), che reagisce alla crisi economica della Lombardia di allora integrando con la coltivazione di un poderetto (r. 17) i proventi della professione di filatore di seta. Da don Abbondio arriva con una lieta furia (r. 9) dovuta non soltanto all emozione della giornata speciale che lo aspetta, ma anche al carattere, estroverso e impulsivo, come si vede nei dialoghi di questo brano. già vestito con i panni dello sposo, in gran gala, con penne di vario colore al cappello, col suo pugnale del manico bello (rr. 23-24) nella tasca dei calzoni: un tratto di braverìa (r. 25) che lo accomuna ai due sgherri di don Rodrigo, ma da ritenersi normale nella società di allora, dove i maschi adulti erano soliti girare armati. 57

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