Promessi sposi

I PROMESSI SPOSI 105 110 115 120 125 130 135 140 35. 36. 37. 38. 54 tendo il pugno nell aria; e chi sa qual diavoleria avrebbe attaccata a quel numero, se don Abbondio non l avesse interrotto, prendendogli l altra mano, con un amorevolezza timida e premurosa: via, via, non v alterate, per amor del cielo. Vedrò, cercherò se, in una settimana E a Lucia che devo dire? Ch è stato un mio sbaglio. E i discorsi del mondo?35 Dite pure a tutti, che ho sbagliato io, per troppa furia, per troppo buon cuore: gettate tutta la colpa addosso a me. Posso parlar meglio? via, per una settimana. E poi, non ci sarà più altri impedimenti? Quando vi dico Ebbene: avrò pazienza per una settimana; ma ritenga bene che, passata questa, non m appagherò36 più di chiacchiere. Intanto la riverisco. E così detto, se n andò, facendo a don Abbondio un inchino men profondo del solito, e dandogli un occhiata più espressiva che riverente. Uscito poi, e camminando di mala voglia, per la prima volta, verso la casa della sua promessa,37 in mezzo alla stizza, tornava con la mente su quel colloquio; e sempre più lo trovava strano. L accoglienza fredda e impicciata38 di don Abbondio, quel suo parlare stentato insieme e impaziente, que due occhi grigi che, mentre parlava, eran sempre andati scappando qua e là, come se avesser avuto paura d incontrarsi con le parole che gli uscivan di bocca, quel farsi quasi nuovo del matrimonio così espressamente concertato, e sopra tutto quell accennar sempre qualche gran cosa, non dicendo mai nulla di chiaro; tutte queste circostanze messe insieme facevan pensare a Renzo che ci fosse sotto un mistero diverso da quello che don Abbondio aveva voluto far credere. Stette il giovine in forse un momento di tornare indietro39, per metterlo alle strette, e farlo parlar più chiaro; ma, alzando gli occhi, vide Perpetua che camminava dinanzi a lui, ed entrava in un orticello pochi passi distante dalla casa. Le diede una voce,40 mentre essa apriva l uscio; studiò41 il passo, la raggiunse, la ritenne sulla soglia, e, col disegno di scovar qualche cosa di più positivo,42 si fermò ad attaccar discorso con essa. Buon giorno, Perpetua: io speravo che oggi si sarebbe stati allegri insieme. Ma! quel che Dio vuole, il mio povero Renzo. Fatemi un piacere: quel benedett uomo del signor curato m ha impastocchiate certe ragioni43 che non ho potuto ben capire: spiegatemi voi meglio perché non può o non vuole maritarci oggi. Oh! vi par egli ch io sappia i segreti del mio padrone? «L ho detto io, che c era mistero sotto , pensò Renzo; e, per tirarlo in luce,44 continuò: via, Perpetua; siamo amici; ditemi quel che sapete, aiutate un povero figliuolo. Mala cosa nascer povero, il mio caro Renzo. vero, riprese questo, sempre più confermandosi ne suoi sospetti; e, cercando d accostarsi più alla questione, è vero, soggiunse, ma tocca ai preti a trattar male co poveri? del mondo: della gente. m appagherò: mi accontenterò. promessa: promessa sposa. impicciata: impacciata. 39. Stette indietro: per un attimo Renzo accarezzò l idea di tornare indietro da don Abbondio. 40. Le diede una voce: la chiamò. 41. studiò: misurò. 42. scovar positivo: scoprire qualcosa di certo. 43. m ha impastocchiate certe ragioni: mi ha addotto strani pretesti. 44. per tirarlo in luce: per farlo svelare.

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