Promessi sposi

I PROMESSI SPOSI 25 30 35 40 45 50 55 60 divenuto massaio,13 si trovava provvisto bastantemente,14 e non aveva a contrastar15 con la fame. Comparve davanti a don Abbondio, in gran gala,16 con penne di vario colore al cappello, col suo pugnale del manico bello, nel taschino de calzoni, con una cert aria di festa e nello stesso tempo di braverìa,17 comune allora anche agli uomini più quieti. L accoglimento18 incerto e misterioso di don Abbondio fece un contrapposto singolare19 ai modi gioviali e risoluti del giovinotto. «Che abbia qualche pensiero per la testa, argomentò20 Renzo tra sé; poi disse: son venuto, signor curato, per sapere a che ora le comoda21 che ci troviamo in chiesa. Di che giorno volete parlare? Come, di che giorno? non si ricorda che s è fissato per oggi? Oggi? replicò don Abbondio, come se ne sentisse parlare per la prima volta. Oggi, oggi abbiate pazienza, ma oggi non posso. Oggi non può! Cos è nato?22 Prima di tutto, non mi sento bene, vedete. Mi dispiace; ma quello che ha da fare è cosa di così poco tempo, e di così poca fatica E poi, e poi, e poi E poi che cosa? E poi c è degli imbrogli.23 Degl imbrogli? Che imbrogli ci può essere? Bisognerebbe trovarsi nei nostri piedi,24 per conoscer quanti impicci nascono in queste materie, quanti conti s ha da rendere. Io son troppo dolce di cuore, non penso che a levar di mezzo gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose secondo il piacere altrui, e trascuro il mio dovere; e poi mi toccan de rimproveri, e peggio. Ma, col nome del cielo, non mi tenga così sulla corda, e mi dica chiaro e netto cosa c è. Sapete voi quante e quante formalità ci vogliono per fare un matrimonio in regola? Bisogna ben ch io ne sappia qualche cosa, disse Renzo, cominciando ad alterarsi, poiché me ne ha già rotta bastantemente la testa, questi giorni addietro. Ma ora non s è sbrigato ogni cosa? non s è fatto tutto ciò che s aveva a fare? Tutto, tutto, pare a voi: perché, abbiate pazienza, la bestia son io, che trascuro il mio dovere, per non far penare la gente. Ma ora basta, so quel che dico. Noi poveri curati siamo tra l ancudine25 e il martello: voi impaziente; vi compatisco, povero giovane; e i superiori basta, non si può dir tutto. E noi siam quelli che ne andiam di mezzo. Ma mi spieghi una volta cos è quest altra formalità che s ha a fare, come dice; e sarà subito fatta. Sapete voi quanti siano gl impedimenti dirimenti?26 Che vuol ch io sappia d impedimenti? 13. massaio: parsimonioso. 14. bastantemente: in modo sufficiente. 15. contrastar: lottare. 16. in gran gala: avendo indossato l abito delle grandi occasioni. 17. braverìa: spavalderia. 18. L accoglimento: l accoglienza. 52 19. un contrapposto singolare: uno strano contrasto. 20. argomentò: pensò. 21. le comoda: le garba, le fa comodo. 22. Cos è nato?: che cosa è successo di nuovo? 23. c è degli imbrogli: ci sono degli ostacoli. 24. nei nostri piedi: nei nostri panni. 25. ancudine: incudine. 26. impedimenti dirimenti: nel gergo tecnico del diritto canonico, sono i motivi che impediscono o rendono nullo un matrimonio.

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