Promessi sposi

I PROMESSI SPOSI Il romanzo jwn non c è Mosè Bianchi, La monaca di Monza, 1867. Gaetano Previati, Don Abbondio celebra le nozze di Renzo e Lucia, illustrazione per I promessi sposi, 1900. 42 42 Fra i tanti percorsi che un romanzo così complesso sollecita a seguire, manca paradossalmente il più ovvio: I promessi sposi non è un romanzo d amore. Le tenere schermaglie che hanno portato al fidanzamento fra Renzo e Lucia sono già avvenute, e non vengono ricordate neppure per sommi capi. Le tappe che li hanno condotti alle soglie dell altare ci restano ignote, ai sentimenti che li legano si accenna di rado e pudicamente, mentre della passione di don Rodrigo sappiamo solo che era composta da un «misto di puntiglio, di rabbia e d infame capriccio . insomma rigorosamente evitata la rappresentazione del desiderio, che pure costituisce un elemento cruciale dell intreccio, avviato da un tentato rapimento a scopi erotici e culminante nel voto di castità formulato da Lucia nel momento più drammatico. Convinto che al mondo ci sia amore «seicento volte più di quello che sia necessario alla conservazione della nostra riverita specie , in un passo del Fermo e Lucia (in seguito eliminato) Manzoni affronta direttamente la questione, ritenendo inopportuno sollecitare in questo senso l immaginazione, con il rischio di compromettere la serenità dei lettori. Chi scrive dovrebbe a suo parere istillare ben altri sentimenti, dei quali al mondo c è penuria, come la pietà, «l affetto al prossimo, la dolcezza, l indulgenza, il sacrificio di se stesso . Una parziale eccezione a questo atteggiamento è rappresentata dal rapporto peccaminoso della monaca di Monza con il suo Egidio, ma viene pressoché totalmente espunta nelle redazioni del romanzo pubblicate. Lo scrittore milanese non chiede di appassionarsi , ma di esercitare criticamente le proprie facoltà razionali sui caratteri e i comportamenti messi in scena. La carica morale che immette nelle sue opere scoraggia il trasporto emotivo e l identificazione nei personaggi da parte dei lettori. Il che, naturalmente, non impedisce a nessuno di sorridere, divertirsi, sussultare e a volte persino commuoversi, nell esplorare il più importante romanzo della tradizione letteraria italiana.