Promessi sposi

I PROMESSI SPOSI Il romanzo della fede Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, j j n jwn x v ax n v in y n n jwp jx x o la javx n a jwn a j l a x ja a n x x jn n ia a a n n x a x n jwn a l n v n j a n a j a a tl jxa x /x x all jx jn n x n ln x x n a x a xv x n Giotto, Crocifisso, 1290-1300. Alessandro Guardassoni, La conversione dell Innominato, 1856. 40 Tutti i personaggi positivi dei Promessi sposi sono animati da una sincera fede in Dio, che vale a consolare, ma non a evitare i torti subiti dagli oppressori, come ben dimostra il colloquio in cui fra Cristoforo invano tenta di smuovere don Rodrigo dal proposito di impadronirsi di Lucia (f T4, p. 70). D altra parte è un confronto con il cardinale Borromeo a convincere l Innominato ad abbandonare definitivamente la via della perdizione, per abbracciare la fede cattolica, solo appiglio in grado di salvare dall intollerabile angoscia in cui era precipitato (f T10, p. 113). Devoti sono anche Renzo e Lucia che, costretti ad abbandonare le terre natie, trovano conforto nel pensiero che il «Signore non turba mai la gioia de suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande (f T6, p. 84). In effetti la vicenda si risolve positivamente nel momento in cui la peste grazia i due fidanzati e stronca invece il loro avversario, don Rodrigo. Sarebbe tuttavia semplicistico considerare l epidemia un mero strumento della Provvidenza, pur continuamente evocata dai personaggi per giustificare o spiegare quanto capita loro: come fa Renzo in fuga da Milano (f T9, p. 105), prima e dopo avere attraversato l Adda che gli garantisce la salvezza. Questa ingenua fiducia non si può estendere al narratore, che evita di strumentalizzare la volontà divina, piegandola ai propri fini. Dio, nella sua on-

Promessi sposi
Promessi sposi
Percorsi di lettura