Promessi sposi

Il romanzo della STORIA Don Abbondio incontra i bravi, XIX secolo. Giuseppe Molteni, La monaca di Monza, 1847. Nella vicenda compaiono alcune figure realmente esistite, come il cardinale Federigo Borromeo (1564-1631) e la monaca di Monza, al secolo Marianna de Leyva (1575-1650). Ciò che più conta, però, è il modo in cui la grande storia non resta sullo sfondo ma diventa un fattore decisivo, intrecciandosi alle vicende d invenzione, secondo un calendario scandito con estrema precisione. Don Abbondio, per esempio, incontra i bravi il pomeriggio del 7 novembre 1628 (f T1, p. 43), mentre Renzo l 11 novembre è coinvolto nei tumulti di San Martino (f T8, p. 98), che effettivamente scoppiarono in quella data. Reale è pure la peste che sconvolse la Lombardia (f T12, p. 128) e che coinvolge in vario modo i personaggi in scena, uccidendone parecchi, come Perpetua, don Rodrigo, fra Cristoforo. I bacilli del morbo furono portati in Italia dai lanzichenecchi, truppe di mercenari germanici che nel 1630 scavalcarono le Alpi. Manzoni conduce al riguardo ampie ricerche, che gli consentono di ricostruire puntualmente la vicenda in due capitoli (XXXI e XXXII), nei quali abbandona i suoi personaggi per raccontare gli sconquassi causati dall epidemia, la negligenza delle autorità pubbliche, le inutili processioni religiose e il diffondersi del panico nella popolazione. DAL TEMA AI TESTI T1 I bravi minacciano don Abbondio (capitolo I), p. 43 T3 Da Lodovico a Cristoforo (capitolo IV), p. 60 T8 L assalto alla casa del vicario (capitolo XIII), p. 98 T12 La madre di Cecilia (capitolo XXXIV), p. 128 31

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