Promessi sposi

SCOPRI L emozione DI UN CLASSICO Il nostro percorso LA VITA E LE OPERE ALESSANDRO MANZONI Un introduzione dedicata a vita e opere dell autore. A Parigi. Il matrimonio ALESSANDRO MANZONI Ritorno a Milano e conversione Ritratto di Alessandro Manzoni, attribuito a Maria Cosway, 1805. La vita Alessandro Manzo ni nasce a Milano nel 1785 da Giovan caria, figlia di Cesare, ni Verri e Giulia Becl autore del celebre trattato Dei delitti che primo in Europa e delle pene (1764) mise in discussione , legata in matrimonio la pena di morte. Giulia in realtà è al conte lecchese Pietro sce Alessandro come Manzoni, che comun proprio figlio. que riconoQuando nel 1792 i genitori si separan o, il bambino inizia una lunga peregri nazione in collegi religiosi lombardi, che si conclud nel 1801 quando e termina vivere nella casa paterna ti gli studi va a . Insofferente verso la rigida educazione che gli viene imparti ta, sviluppa accese idee giacobine (duran te la Rivoluzione frances e i giacobini rappres entarono l ala più intrans igente nel diffondere gli ideali repubblicani ed egualitari). Nella Milano del primo Ottocen to, passata dagli austriaci al regime napole onico, conosce le più importanti persona lità culturali, a cominc iare dai poeti Vincen zo Monti e Ugo Foscolo . Nascita, famiglia , studi LA LEGGENDA Nel luglio del 1805 Manzoni, ventenn e, raggiunge a Parigi Giulia Beccaria, che vi si era stabilita con il nobile Carlo Imbonati. Quest ultimo, morto da poco, le ha lasciato una cospicu a eredità. Rinsaldato il legame con la madre, il giovane si immerge nei salotti intellettuali della capitale frances e, dove stringe una forte amicizia con lo storico e linguista Claude Fauriel (1772-1884). Nel frattempo in Italia muore il conte Pietro, che lo lascia erede universale e libero meglio crede dei suoi di disporre come averi. Durante un soggiorno a Milano Manzoni conosce la sedicenne ginevrin a Enrichetta Blonde che sposa nel 1808 l, con rito calvinista; Miniature dei coniugi alla fine dell anno, Parigi, viene alla luce a Manzoni il giorno la loro primogenita, Giulietta. delle nozze. Dì lì a poco Enriche tta matura un progre ssivo avvicinamento lica, che coinvolge anche il marito: nel alla fede cattofebbraio del 1810 no nuovamente il i due coniugi celebra matrimonio second o il rito vaticano. Sacre Scritture, influen Manzoni medita sulle zato dalle idee sulla al peccato promosse naturale predisposizion dal giansenismo, una e dell uomo una morale austera corrente teologica caratterizzata da e rigorosa. La svolta si accomp agna alla decisione di tornare a Milano scrittore acquista la , dove nel 1813 lo casa di dola alla villa di Brusug via Morone. Qui risiederà sino alla morte, alternanlio, nella campagna Imbonati. Alla caduta alle porte della città, di Napoleone Manzo ereditata da d Italia, ma l indipe ni ndenza si rivela un illus sostiene l autonomia del Regno austriache a Milano ione dopo l ingres , alla fine dell apr so delle truppe ile del 1814. Amareg centua il carattere giato, Manzoni acapparta teatri e salotti. Si dedica to della sua esistenza, evitando di frequentare caffè, presa degli Inni sacri, alla poesia di argomento religioso, avviando l imstampati nel 1815. DI SAN ROC CO Il 2 aprile del 1810 Manzoni, insieme alla moglie Enrichetta, assiste a Parigi spesso preda di attacchi ai festeggiamenti per di panico in luoghi Napoleone con Maria le nozze di aperti e gremiti. la sindrome Luisa d Austria, in che i medici chiaman mezzo a una folla festante. All impro o agorafobia, riconoscibile nelle straordin vviso lo scoppio di arie scene dei tumulti alcuni petardi causa uno spavent nei capitoli XII e XIII milanesi oso fuggi fuggi. In dei Promessi sposi molti restano travolti dalla calca. (f T8, p. 95). Alessandro perde di vista la moglie; disperato, sospinto dalla marea umana si ritrova dini della chiesa di sui graSan Rocco. Decide di entrare. Nel silenzio delle navate si raccoglie in preghier a, implorando l aiuto di Dio. All uscita ritrova miracolosamente sana e salva. l amata, Andarono davvero così le cose? Su quest episodio Manzoni fu sempre reticente. Oggi in genere si ritiene più realistico conside rare l approdo alla fede non l improvvisa illuminaz ione di un attimo, ma l esito di un percorso interiore. D altra parte in questo Lapide tuttora visibile aneddoto appresso paiono tratti inconfon dibili del carattere La scritta recita: «In questa la chiesa di San Rocco a Parigi. dello scrittore, chiesa il celebre scrittore Alessandro Manzoni ritrovò italiano la fede in cui era stato battezzato . Andrea Appiani, Giulia Beccaria col figlio Alessandro, 1790. 6 7 nzo della ALLA SCOPERTA DEL ROMANZO Una sezione per conoscere il capolavoro manzoniano: la genesi e la storia Il lungo viaggio dei Promessi sposi i contenuti e i temi Il racconto dei Promessi sposi alcuni percorsi chiave Il romanzo dei romanzi - Il romanzo della STORIA - Il romanzo dell INGIUSTIZIA - Il romanzo dell AVVENTURA o Il romanz è - Il romanzo della PAURA c n che no - Il romanzo dell ORRORE - Il romanzo della FEDE - Il romanzo che NON C I PROMESSI SPOSI i, Mosè Bianch La monaca di Monza, 1867. ita a selesso sollec non è così comp essi sposi un romanzo ovvio: I prom hanno portato percorsi che mente il più Fra i tanti ie che a paradossal e schermagl e non venguire, manc d amore. Le tener avvenute, sono già li hanno nzo o e Lucia un roma tappe che nto fra Renz i capi. Le menti che e, ai senti al fidanzame neppure per somm ignot one o ate ci restan della passi gono ricord e dell altare te, mentre «misto di alle sogli pudicamen condotti osta da un di rado e si accenna che era comp insomma rigorosali legano amo solo . coigo sappi capriccio che pure di don Rodr e d infame desiderio, tentato di rabbia tazione del to da un puntiglio, resen avvia rapp cio, ntrec ta la à formulamente evita cruciale dell i e nel voto di castit elemento che al mon i e culminant stituisce un Convinto alla a scopi erotic più drammatico. necessario rapimento o che sia e momento quell Fermo nel di del volte più to da Lucia in un passo e «seicento te la queta specie , do ci sia amor della nostra riveri direttamen aoni affronta one o senso l imm conservazi nato) Manz itare in quest ità dei lettori. seguito elimi sollec (in Lucia portuno la seren ndo inop romettere menti, dei stione, ritene il rischio di comp altri senti ben re imo, la con e istilla etto al pross ginazione, a suo parer la pietà, «l aff dovrebbe ria, come Chi scrive . do c è penu esentata di se stesso quali al mon lgenza, il sacrificio ento è rappr atteggiam suo Egil indu a questo za con il dolcezza, del aca di Mon ale eccezione redazioni Una parzi so della mon nelle ta mino asespun rto pecca e di app totalmente dal rappo non chied pressoché milanese tà razionali dio, ma viene licate. Lo scrittore proprie facol le pubb amente le carica mora romanzo itare critic scena. La eserc in e l ii di ma mess emotivo sionarsi , ortamenti alil trasporto e i comp che, natur scoraggia Il i. opere sui caratteri lettor sue parte dei sussultare ette nelle naggi da che imm divertirsi one nei perso nessuno di sorridere dentificazi a impedisce . mente non o T6 I PROMESSI SPOSI Ilustrazione per I tre moschettieri di Alexandre Dumas, 1844. 34 La pubblicazione dei Promessi sposi quasi coincide con quella di un altro fortunatissimo romanzo ambientato nella prima metà del Seicento, I tre moschettieri (1844), in cui il francese Alexandre Dumas padre (1802-1870) narra le imprese di un gruppo di straordinari spadaccini al servizio di Luigi XIII. Manzoni invece lascia fuori dalla vicenda i duelli, fatto salvo il flashback nel capitolo IV, dove si racconta l omicidio compiuto per futili motivi dal figlio di un mercante, Lodovico, che pentito decide di indossare il saio e prendere il nome di fra Cristoforo (f T3, p. 60). I promessi sposi non poteva essere un romanzo di cappa e spada : troppo grande è la differenza sociale fra gli antagonisti, un nobile e un operaio. Tuttavia il versante dell avventura ha un ruolo primario, e conosce un momento cruciale nella rocambolesca notte degli imbrogli , quando Renzo e Lucia tentano di celebrare il matrimonio cogliendo don Abbondio di sorpresa (f T5, p. 76): l espediente non va a buon fine, ma impedisce ai bravi di catturare la giovane, assente dalla propria casa al momento della loro irruzione. Fra Cristoforo, unica figura autorevole e vicina ai due fidanzati (entrambi privi di padre), organizza la loro fuga notturna sul lago (f T6, p. 84). Qui le loro strade si dividono, ma non si esauriscono le scene movimentate: Lucia approda al convento monzese, da dove verrà rapita e portata in carrozza al castello dell Innominato, in una sequenza drammatica. Renzo si trova invece ad affrontare una serie di prove, nelle quali si configura un autenti- Villano rincivilito! proseguì don Rodrigo: tu tratti da par tuo. Ma ringrazia il saio che ti copre codeste spalle di mascalzone, e ti salva dalle carezze che si fanno a tuoi pari, per insegnar loro a parlare. Esci con le tue gambe, per questa volta; e la vedremo. ria o della STORIA DAL TEMA AI TESTI Da Lodovico a Cristoforo (capitolo IV), p. 60 La notte degli imbrogli (capitolo VIII), p. 76 Addio, monti (capitolo VIII), p. 84 L assalto alla casa del vicario (capitolo XIII), p. 98 T9 La fuga di Renzo (capitolo XVII), p. 105 T13 Il sugo della storia (capitolo XXXVIII), p. 133 T5 T6 T8 sino agli inferi del lazzaretto, dove finalmente rivede l amata. Ha dimostrato fede, coraggio, destrezza, intelligenza: la sua maturazione di uomo e di cristiano si è compiuta. Al termine della vicenda sposa Lucia e si trasforma in piccolo imprenditore, ma non dimentica le esperienze che l hanno forgiato, anzi prova insieme alla moglie a ricavarne una morale coerente (f T13, p. 133). Don Abbondi o incontra i bravi, XIX secolo. Giuseppe Molteni, La monaca di Monza, 1847. I PROMESSI SPOSI Il romanzo dell INGIUSTIZIA I PROME SSI SPOSI Il romanzo Don Abbondio minacciato dai bravi, illustrazione, XIX secolo. 36 re Il romanz o dell ORR ORE PAURA Jacques de Gheyn II, Vanitas, 1603. Nei Promessi sposi la paura è un sentimento universale: come del resto è inevitabile, tenendo conto della società insicura, corrotta e violenta tratteggiata da Manzoni. A parte fra Cristoforo e il cardinal Borromeo, nessuno dei personaggi principali ne va esente. Dalla paura anzi prende avvio il romanzo, nella scena in cui i bravi minacciano don Abbondio, intimandogli di rinunciare alla celebrazione del matrimonio fra Renzo e Lucia (f T1, p. 43). La viltà è un tratto primario nel carattere del malcapitato parroco: a rimarcarlo provvede la confessione dell accaduto a Renzo, dal quale è intimorito (f T2, p. 51). Se negli episodi che riguardano don Abbondio il comico grazie all ironia del narratore fa da contraltare al pathos della situazione (f T5, p. 76), altrove la paura assume aspetti francamente drammatici e accompagna la suspense intorno alla sorte dei protagonisti. Pensiamo per esempio al giustificato terrore che si impadronisce del vicario di provvisione, quando la folla urlante giunge al suo portone, con l intenzione di linciarlo: tremebondo si rifugia nel solaio (f T8, p. 98). Un forte spavento nell occasione scuote anche Renzo, che per una parola di buon senso lasciata cadere fra i più esagitati rischia di essere scambiato per una spia e aggredito. Ma il panico più forte il giovane lo prova durante la fuga da Milano che lo porta nottetempo in un bosco sulle rive dell Adda, dove trascorre la notte dell orro Esitò qualc he mome nto, prima a a n l di guardar n a n a x l n t a n scoprì, ci diede un oc n a chiata pauro un sozzo sa; e vide bubbone d un livido paonazzo. T12 Qa y x a la n vx v a l a x a n n n a ala n a xln xn a n a lx s xi lx n y n jx jwn jwxnln a a a n n x a x jwn ax x x x n a l a jn ja n x x xj n x a j lxv x @y a xjjwxa n la a a a j n x a a v x njjwx x s n a M x j n s x lx p x vn l x ln x n avv x a l x x n ln a n i ajjxa n a a x v x j n n n n n n sn a a a Lorenzo Tramaglino e Azzeccagarbugli, illustrazione, XIX secolo. I promessi sposi è dunque calato in un età «sudicia e sfarzosa , la peggiore vissuta in tempi moderni dalla Lombardia, preda di un regime feudale arrogante, arretrato e corrotto, disinteressato a migliorare le condizioni della popolazione. Quando a ciò si aggiunge la carestia, la reazione inevitabile sono i tumulti, scatenati contro il vicario di provvisione (f T8, p. 98). Renzo, che può comprendere i saccheggi dettati dalla fame, inorridisce all ipotesi dell assassinio del vicario stesso. Affidare alla violenza il compito di risolvere le ingiustizie è un idea che lo tenta solo per un attimo, quando scopre i maneggi di don Rodrigo. Ma anche il giovane è costretto a cercare canali estranei alla legge per risolvere i propri guai: l avvocato Azzeccagarbugli, al quale si rivolge in un primo momento, lo pianta in asso infatti non appena comprende che nella vicenda è implicato un nobile. Solo grazie all aiuto decisivo dato da un fenomeno incontrollabile come la peste Renzo e Lucia riusciranno a convolare a giuste nozze. Ma quella subìta da Renzo e Lucia non è l unica oppressione narrata nel romanzo, dove si compone un vasto campionario del negativo connesso alla condizione umana. Si va dalla violenza fisica esercitata nelle guerre alla violenza psicologica, che può scatenarsi anche nella dimensione familiare, come avviene nel caso della monacazione forzata della «signora Gertrude (f T7, p. 89). Responsabile di un infinita serie di prepotenze è poi l Innominato, che tuttavia riesce a riscattarsi con l aiuto del cardinale Borromeo, l unica figura positiva di potente proposta da Manzoni. Si tratta di comprendere, per il malvagio pentito come per i due sposi (f T13, p. 133), che l unica giustizia perfetta e implacabile è quella ultraterrena. Solo Dio è in grado di porre duraturo rimedio al male che dilaga nel mondo. 33 9 a ln a paura 35 35 2 Il male nei Promessi sposi si presenta innanzitutto come ingiustizia sociale, sotto forma di sopruso compiuto da un nobile, con il sostegno di s un pav pavido sacerdote, ai danni di due popolani (f T1, p. 43; T2, p. 51). R Don Rodrigo è convinto di poter fare i propri comodi senza render conto nessu a nessuno, e non sarà fra Cristoforo a fargli cambiare idea (f T4, p. 70). Ma perché Manzoni decide di scrivere una «storia milanese del secolo XVII , lasciando perdere il Medioevo pur così in voga nei romanzi dell epoca? La risposta è chiara: il Seicento ai suoi occhi era il periodo più adatese to a esemplificare la realtà di un mondo in cui la legge non è uguale per u mondo in cui la latitanza dei poteri pubblici lascia i più deboli tutti, un com a cominciare da Lucia alla mercé dei prepotenti. Si tratta di una question ancora oggi fondamentale in un Paese come l Italia, dove la stione dem democrazia è arrivata tardi, e in forme spesso incompiute. Nella vicend mente esisti a compaiono alcun te, come e figure meo (1564 il cardinale real-1631) e Federigo la monaca BorroMarianna di de Leyva (1575-1650 Monza, al secolo ta, però, ). Ciò che è il modo in cui la sta sullo grande storiapiù consfond non intrecciand o ma diventa un fattore decis reosi do un calend alle vicende d inve ivo, nzione, secon ario scand Don Abbo ito con estrem ndio, per a precisione. esempio, meriggio incontra del 7 novem i bravi il pobre 1628 tre Renzo (f T1, p. l 11 43), mendi San Marti novembre è coinv olto no (f T8, scoppiarono p. 98), che nei tumulti in quella effettivamen data. Reale è pure te la peste dia (f T12, che sconv olse la Lomb p. 128), e coinvolge personaggi arin vario in scena, modo i uccidendon Perpetua, don e parecchi, come morbo furon Rodrigo, fra Cristo foro. I bacill o portati in Italia dai truppe di i del mercenari lanzichenec germa valcarono chi, DAL TEMA le Alpi. Manz nici che nel 1630 AI TEST ampie ricerc I scaoni condu he, che gli T1 I bravi ce puntualmen consentono al riguardo minacciano te la vicend di ricostruire don Abbo (capitolo XXXII), nei a ndio I), ), p. 43 quali abban in due capitoli (XXXI T3 Da raccontare dona i suoi Lodovico e gli sconq a Cristofo person naggi foro ((capit p. 60 p uassi causa olo IV), ti dall epidem i per T8 ia, la oforo a fra Crist racconta 1900. i, Renzo Previati, essi spos Gaetano ne per I prom illustrazio I bravi minacciano don Abbondio (capitolo I), p. 43 Il colloquio fra Renzo e don Abbondio (capitolo II), p. 51 Fra Cristoforo dinanzi a don Rodrigo (capitolo VI), p. 70 La monaca di Monza (capitoli IX-X), p. 89 L assalto alla casa del vicario (capitolo XIII), p. 98 Il sugo della storia (capitolo XXXVIII), p. 133 Scena militare dipinta da un anonimo, 1650 ca. Nicola Cianfanelli, Lucia incontra don Rodrigo, XIX secolo della sto T3 co percorso di formazione. Onesto, ingenuo, impulsivo, viene coinvolto nei tumulti a Milano: prima rischia il linciaggio (f T8, p. 98), poi finisce con l ubriacarsi in una locanda, dove al mattino è arrestato. Riesce però a fuggire e a dirigersi verso l Adda, che raggiunge grazie alla cautela e alla determinazione, dopo un cammino notturno dal sapore fiabesco (f T9, p. 105). Per portare a termine la sua o tem second he unque, riguarda anc e chi dalle colpir bili. Il ma uccisa nsi Cecilia za, può e ada nipoten di incompre e la piccola ggente vien itta ma com o stru pi e mo za colpe, o dre, affl episodi a ma drà in ciel sen in un ti dall chi è Grala rive te, che dei monat presto onarsi alla tura o la pes carr che a sul a, cert abband che la sven ve giata scri disperat ). Meglio sapevoli nzoni non te p. 128 enza, con (come Ma sen , cui con cu(f T12 Provvid vvida ura in e assi zia, alla appunto «pro), nella mis erenze soff lchi diviene edia Ade so alle anzo trag un sen del rom nella o di dare adiso. pagine vicende caall uom posto in Par e ultime sulle vano nell insieme i guai arri caso rarsi un ì, quando no i che ona E cos in ogn per ia ragi concludere e Luc are, ma utili Renzo devono li va a cerc e li rende la stoloro, a cisce, non se pitate di tutt raddol sugo se uno Dio li questo «il anche cia in l e . «la fidu miglior ). una vita , p. 133 T13 ia (f ria DAL TEMA AI TESTI T1 T2 T4 T7 T8 T13 SSI SPOSI Manzoni aveva mostr ato un grand la storia già e interesse nelle traged magnola, verso ie, l Adelc ambientate hi e Il conte rispettivam di CarXV secolo ente . Per il suo primo e unico nell VIII e nel invece il Seicento romanzo e si conce sceglie sce bene: ntra su terre Milano e che conoil lecchese, nio della allora sotto Spagna. Se il dominelle traged uomini che ie aveva narrat nel loro tempo re, princi o di erano stati pi, condo protagonisti ttieri ora i riflettori preferisce su alcune spostare d delle tante sulla terra comparse senza lascia passate rre traccia due umili . Gli eroi filatori di dell o set seta, sono fantasia di infatti partor pera, Manzoni, iti dalla ch che si docum sui costum enta ie in cui si mette la mentalità di un ep con scrupolo Il romanzo dell AVVENTURA etteva oca travag va mano liata, alla spada f T3, p. 60). per un nonn ). ulla Illustrazione che raffigura il duello di Lodovico, 1883. e, e insiem e cercar sì spesso, attere o ben dotta go dib i vengon che la con un lun i gua Dopo ma a tenerli sero che o cagione; basta conclu dat nte non o per colpa ci si è o, innoce perché x jn gon più e ven ta all j più cau che quando /x x e. i; e jxa x lior tan tl lon a vita mig j a -1300. n a utili per una , 1290 de Crocifisso Giotto, e li ren sono sposi a Promessi che vale , i dei oppositiv in Dio dagli aggi fede fra subiti cera i person torti in cui Tutti una sin evitare i oquio Rodrigo a ti da a il coll don anima re, ma non T4, dimostr smuovere ia (f consola come ben di di Luc ina i, tenta ronirsi con il card anpressor ro invano pad to abb im confron inato ad Cristofo posito di , per è un parte l Innom perdizione dal pro o a D altra convincere o in grad via dell a p. 70). pre appigli ente la romeo a, solo ia in cui era le Bor definitivam olic catt osc donare iare la fede rabile ang ti , costret abbracc dall intolle ). ia che nel are 113 e Luc forto di salv (f T10, p. Renzo ano con gioia de anche natie, trov cipitato a sono mai la e a oti terr più cert Dev re le non turbloro una nda si nore andona e la vice ad abb che il «Sig prepararn o effetti cui la peste pensier , se non per p. 84). In to in avverT6, momen ce il loro suoi figli de (f o nel e inve gran plicistic ament e stronca e più avia sem to della positiv ti risolve due fidanza Sarebbe tutt strumen soper o . i mer rigo grazia cata dai loro: ia un e evo don Rod capita sario, rare l epidem tinuament ), quanto p. 105 g p con o spie c side enza, pur con (f T9, spi gare gaga are Milano da che gli Provvid giustific a da l Ad fug o per rsatto o in agggii zo nag aveersa re all fa Ren avere attr estende o come si può e dop prima cia non a fidu ingenu esta Qu Il romanz A poco a poco, si trovò tra macchie più alte, di pruni, di quercioli, di marruche. Seguitando a andare avanti, e allungando il passo, con più impazienza che voglia, cominciò a veder tra le macchie qualche albero sparso; e andando ancora, sempre per lo stesso sentiero, s accorse d entrare in un bosco. Provava un certo ribrezzo a inoltrarvisi; ma lo vinse, e contro voglia andò avanti. de n a fe a l 9 I PROME Per una di queste strad icciole, tornava bel bello dalla passeggiat verso casa, a sulla sera del giorn 7 novembre o dell anno 1628, l $ii lx Il romanzo dell avventura SI SI SPO MES I PRO Il romanzo dell ingiustizia i, Gaetano Previat io Don Abbond celebra le nozze Lucia, di Renzo e per illustrazione sposi, I promessi 1900. TESTI A AI TEM dinanzi toforo Fra Cris rigo Rod 70 a don VI), p. (capitolo nti mo Addio, VIII), p. 84 itolo zo (cap di Ren 105 La fuga XVII), p. T9 itolo (cap notte erata o La disp T10 dell Innominat), p. 113 XXI (capitolo di Cecilia 128 re IV), p. La mad T12 (capitolo XXX ia a stor p. 133 dell o VIII), Il sug T13 (capitolo XXX DAL T4 I PROMESSI SPOSI Il romanzo FEDE Il roma na, Il trionf da Corto idenza, Pietro a Provv della divin 9. 1632-163 d (f T9, p. 105). Quanto a Lucia, toccaa l acme della tensione nella cella in cui viene gettata ata per volere v dell Innominato: in preda alla disperazione razione arriva a a formulare un voto di castità, che costituis costituisce un ulteriore ostacolo sulla via del matrimonio. monio. Nemmeno i potenti sono al riparo dal senparo da timento della paura. L Innominato,, che per pe anni aveva fatto tremare come foglie chiunque unque ostacolasse i suoi disegni, cade vittima di un a un angoscia lancinante, nella notte in cui è assalito to dal rimorso delle malefatte co portaa sull sull orlo del compiute, che lo port suicidio (f T10,, p. p 113). invece il terrore teerrore a impa38 Rodrigo, quand o al ri itorn da una dronirsi di don R quando ritorno di avverte i pr imi sinto omi di un preserata di bagordi primi sintomi erre. Non vuole aammetterlo, mmeetterlo, ma sa potente malessere. tratta. Guadagn ato un n agitatissimo di che cosa si tra Guadagnato bi gli riportan o dinanz zi la sagoma di sonno, gli incubi riportano dinanzi che gli aveva predetto sventure, caufra Cristoforo, ch meraviglia e «lontano o e misterioso sandogli rabbia,, m spavento (f T4, 4, p. 70). Ora, Ora, al risveg risveglio, glio, in un crente il nobile atterrito atterrito scopre s p sul suo scendo palpitante ev della peste che ch he lo ucciderà corpo gli indizi evidenti della (f T11, p. 119). DAL TEMA AI TESTI T1 T2 Gaetano Previati, Insorti impiccat di San Martino, i dopo i tumulti illustrazione I promessi per sposi, 1900. T4 T5 T8 T9 T10 Non c è in Manzoni alcun compi verso la rappre acimento sentazione se questo dell orrido, sia di fattura umana. Evita specie illustrare ai lettori dunque le infamie mente di che si agitan di don Rodrig o nella o; e minato, ci dice che nella anche nel caso dell In rassegna le nosua notte mille mostr disperata passa uose «scelle ma si guarda ratezze compi in bene dal precisare se (f T10, ute, di che cosa p. 113). Tuttav si trattasPromessi sposi ia le situazioni non mancano certo tico, genere nei tipich e del roman narrativo in auge dal zo goaleggiano atmosfere Settecento, tenebrose. il rapimento in cui Ne sono un di Lucia e esempio un sinistr la sua succes o castello siva prigio arroccato non prelud nia in su una e a torture e spargimenti rupe: ciò tuttavia so è il caso dell altra di sangue. reclusa, la langue in Divermonaca di un conve Monz nto, dove efferati crimin si rende compl a, che ice degli e seppellisce i dell amante Egidio , il di nascos avere scoper to una religio quale massacra to la loro tresca amoro sa colpevole di Renzo, da sa (f T7, parte sua, p. 89). do propo inorridisce sito di un dinanzi al «vecchio tremeni tumulti malvissuto incarna le che duran pulsioni irrazio esibisce chiodi te nali della , corda e martel folla, ed taccare il lo, prome vicario di ttendo di provvisione palazzo, «atuna al porton e del suo dopo conos volta ammazzato (f T8, p. ce 98). Poco natura, quand anche l aspetto più spaventoso o fuggendo per luoghi della da Milano selvatici, si trova a che risvegl passare delle fiabe iano in lui sinistre udite il ricordo Ed è ancora da bamb ino (f T9, il giovane filatore a p. 105). furiare della farsi spetta peste per tore dell in che sono le vie di le pagine Milano, in più impre sposi: sporci quelle ssionanti zia, malati dei Prome rantolanti, cadaveri buttat ssi i in (capitolo XXI), p. p 113 Malati di peste Gonin, Il rapiment o di Lucia, (capitolo XXXIII), p. 119 19 DAL TEMA AI TEST I La monac a di (capitoli IX-X), Monza p. 89 L assalto alla casa del vicario (capitolo XIII), p. 98 La fuga di Renzo (capitolo XVII), p. 105 T10 La disper ata notte dell Innomin (capitolo XXI), p. 113 ato T11 Don Rodrigo appes tato (capitolo XXXIII), p. 119 T12 La madre di Cecilia (capitolo XXXIV), p. 128 T7 T8 T9 Francesco T11 Don Rodrigo appestato in una miniatura illustrazione per la Quaranta na. Harmen Steenwyck, y , Vanitas, 1640. Vanitas, 0 39 37 37 quattroce ogni dove, ntesca. carri di mona bestemmiano tti un panor che urlano, trincan pure soprav oe ama infern vive qualch ale, nel quale e barlum testimoniata e di dignit dall asciutto à umana, fede, con cui una madre dolore, illuminato cilia, la figlia dalla accompagna uccisa dal la piccola gio (f T12, morbo, al Cesuo ultimo p. 128). Vision attendono viagi ancora Renzo al più allucin lazzaretto, dirittura in dove si imbat anti un grupp o di orfane te adGuidato da lli allattato fra Cristo da capre. foro, in un il suo persec angolo vede utore, don anche bubbone Rodrigo: d un livido scoperto il «sozzo paonazzo stato traspo (f rtato qui senza troppi T11, p. 119), è ora giace fuori di sé, compliment solo, in attesa orribile. i, e di una morte Vittorio Emanuel e Bressanin, di una pestilenz Episodio a, 1887. del voto di Lucia , 41

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