Promessi sposi

T9 LA FUGA DI RENZO 55 60 65 70 75 80 85 le capanne coperte di paglia, costrutte30 di tronchi e di rami, intonacati poi con la mota,31 dove i contadini del milanese usan, l estate, depositar la raccolta, e ripararsi la notte a guardarla: nell altre stagioni, rimangono abbandonate. La disegnò subito per suo albergo;32 si rimise sul sentiero, ripassò il bosco, le macchie, la sodaglia; e andò verso la capanna. Un usciaccio intarlato e sconnesso, era rabbattuto,33 senza chiave né catenaccio; Renzo l aprì, entrò; vide sospeso per aria, e sostenuto da ritorte di rami, un graticcio, a foggia d hamac;34 ma non si curò35 di salirvi. Vide in terra un po di paglia; e pensò che, anche lì, una dormitina sarebbe ben saporita.36 Prima però di sdraiarsi su quel letto che la Provvidenza gli aveva preparato, vi s inginocchiò, a ringraziarla di quel benefizio, e di tutta l assistenza che aveva avuta da essa, in quella terribile giornata. Disse poi le sue solite divozioni;37 e per di più, chiese perdono a Domeneddio38 di non averle dette la sera avanti; anzi, per dir le sue parole, d essere andato a dormire come un cane, e peggio. «E per questo, soggiunse poi tra sé; appoggiando le mani sulla paglia, e d inginocchioni mettendosi a giacere: per questo, m è toccata, la mattina, quella bella svegliata .39 Raccolse poi tutta la paglia che rimaneva all intorno, e se l accomodò addosso, facendosene, alla meglio, una specie di coperta, per temperare il freddo, che anche là dentro si faceva sentir molto bene; e vi si rannicchiò sotto, con l intenzione di dormire un bel sonno, parendogli d averlo comprato anche più caro del dovere. Ma appena ebbe chiusi gli occhi, cominciò nella sua memoria o nella sua fantasia (il luogo preciso non ve lo saprei dire), cominciò, dico, un andare e venire di gente, così affollato, così incessante, che addio sonno. Il mercante,40 il notaio, i birri, lo spadaio, l oste, Ferrer,41 il vicario, la brigata dell osteria, tutta quella turba42 delle strade, poi don Abbondio, poi don Rodrigo: tutta gente con cui Renzo aveva che dire. Tre sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcuna memoria amara, nette43 d ogni sospetto, amabili in tutto; e due principalmente, molto differenti al certo, ma strettamente legate nel cuore del giovine: una treccia nera e una barba bianca.44 Ma anche la consolazione che provava nel fermare sopra di esse il pensiero, era tutt altro che pretta45 e tranquilla. Pensando al buon frate, sentiva più vivamente la vergogna delle proprie scappate, della turpe intemperanza, del bel caso che aveva fatto de paterni consigli di lui;46 e contemplando l immagine di Lucia! non ci proveremo a dire ciò che sentisse: il lettore conosce le circostanze; se lo figuri. E quella povera Agnese, come l avrebbe potuta dimenticare? Quell Agnese, che l aveva 30. costrutte: costruite. 31. intonacati mota: ricoperti poi con il fango. 32. La disegnò albergo: la scelse come ricovero per la notte. 33. rabbattuto: accostato. 34. vide d hamac: vide sospesa in aria e appesa a corde di rami verdi attorcigliati una stuoia di vimini (un graticcio), come (a foggia di) un amaca (hamac). 35. non si curò: non si preoccupò. 36. saporita: piacevole. 37. divozioni: preghiere. 38. Domeneddio: il Signore Dio. 39. quella bella svegliata: all osteria della Luna piena Renzo era stato svegliato dai birri, giunti col notaio per arrestarlo, in relazione ai tumulti del giorno precedente. 40. Il mercante: si tratta di un commerciante di stoffe, incontrato da Renzo in un osteria di Gorgonzola. L uomo aveva raccontato agli avventori della locanda un arbitraria versione dei tumulti, annunciando che i capi della rivolta sarebbero stati presto impiccati, salvo un tale che era riuscito a darsi alla fuga. Renzo, ascoltata in silenzio tale ricostruzione, aveva intuito che il mercante si stava riferendo proprio a lui. 41. il notaio Ferrer: sfilano a ritroso nella mente di Renzo le persone con cui ha avuto a che fare a Milano: il notaio e i birri che lo hanno arrestato, il sedicente spadaio Ambrogio Fusella che lo ha tradito, l oste della Luna piena, dove ha trascorso la notte, il gran cancelliere Ferrer giunto con la sua carrozza a portare in salvo il vicario. 42. turba: folla. 43. nette: prive. 44. una treccia bianca: per sineddoche, stanno a indicare Lucia e fra Cristoforo. 45. pretta: pura. 46. delle proprie di lui: delle proprie trasgressioni, della propria vergognosa smodatezza (nel bere), della bella considerazione in cui aveva tenuto i suoi paterni consigli. 107

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