Classe di letteratura - volume 3B

Milano; così Luigi Marangoni,5 che voleva un ospedale funzionante, e non sopportava venisse buttato via il sangue o si facessero affari sui morti. Il 29 gennaio 2005, a ventisei anni dalla morte di Alessandrini, ero nel liceo classico di Pescara dove lui aveva studiato. Il figlio Marco e io parlammo dei nostri genitori. Lui catturò i ragazzi quando raccontò loro dell ultimo Natale prima dell omicidio, per far capire il vuoto che lascia la violenza nella vita quotidiana di una famiglia: Eravamo appena tornati a casa dopo un giro di parenti, ma io volevo assolutamente vedere Goldrake6 a colori e allora lui si rimise il cappotto e tornammo dai nonni materni per poter guardare il cartone animato. Me le dava tutte vinte, c era un grande senso di complicità tra di noi. Si dice che non sia una buona cosa un padre-amico, io invece lo amavo per questo e mi dispiace tantissimo averlo perso . Un mese prima ero stato nel liceo dove studiò papà, il San Leone Magno di Roma, che aveva deciso di dedicargli una targa, posta sul muro del cortile. Ero con zia Wanda, la sua sorella maggiore. Parlarono il vicecapo della polizia Antonio Manganelli, il prefetto Achille Serra, che lo conosceva bene, e il preside della scuola, che lo dipinse come uno stu5 Luigi Marangoni: medico del Policlini- co milanese ucciso dalle Brigate Rosse nel 1981, dopo che aveva denunciato gli au- dente modello: Si vedeva già allora che sarebbe stato un eroe . A quel punto la zia mi sussurrò nell orecchio: Non puoi sapere che ragazzo vivace fosse, tanto che qui lo bocciarono all ultimo anno e dovette andare a fare la maturità da un altra parte . Prima di chiudere mi chiesero se volevo dire qualcosa agli studenti. Vedevo le loro facce, capivo che tutta quella storia degli anni Settanta non gli diceva nulla, allora cambiai registro: Diciamo la verità: non era proprio uno studente modello, anzi era un ragazzo rumoroso e un alunno indisciplinato. Venne perfino bocciato . Gli studenti si risvegliarono e cominciarono a fissarmi stupiti. A quel punto dissi ciò che mi stava a cuore: Quelli che vi presentano come eroi sono persone normali, ma con un grande amore per la democrazia e la Repubblica. Facevano il loro lavoro con passione . Non ho avuto il coraggio di aggiungere che non riuscì a fare lì la maturità, già vedevo la faccia sofferente del preside che probabilmente neppure lo sapeva, per cui li ringraziai e indicai a tutti la strada per il buffet. (Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là, Mondadori, Milano 2007) tori di alcuni sabotaggi che avvenivano in quell ospedale. 6 Goldrake: il robot protagonista di una serie di cartoni animati giapponesi molto popolare in quegli anni. LEGGI E COMPRENDI 1 Secondo l autore, perché è stato efficace il modo con cui il New York Times ha ricordato le vittime dell attacco terroristico dell 11 settembre 2001? 2 Che cos hanno in comune Emilio Alessandrini e Luigi Marangoni? RIFLETTI, SCRIVI, SOSTIENI 3 In che modo ricordare le vittime del terrorismo? Mario Calabresi addita il rischio della retorica come qualcosa da evitare. Momento fondamentale di ogni memoria storica condivisa è la conoscenza dei fatti. Oggi, invece, molti di coloro che non hanno vissuto quegli anni dunque i più giovani, ma non solo ignorano che cosa siano stati in Italia gli anni di piombo, vale a dire la stagione del terrorismo e della violenza politica, e quali fossero le matrici ideologiche di coloro che, dall estrema destra all estrema sinistra (con obiettivi e spesso anche con modalità operative differenti), si sono resi responsabili di atti efferati e abominevoli. Documentati su quella fase della storia italiana e discuti in classe su come seguendo l invito di Mario Calabresi possiamo più efficacemente mantenere vivo il ricordo di quelle vicende, affinché nulla di simile possa più ripetersi. Per fare ricerca Sul magazine on line Il Chiasmo (realizzato dalla Rete italiana degli allievi delle scuole e degli istituti di studi superiori universitari, in collaborazione con l Istituto Treccani) leggi l articolo di Emanuele D Amario, che approfondisce e indaga le radici degli anni di piombo. Sul sito raicultura.it puoi vedere una puntata della serie L Italia della Repubblica dedicata proprio a quel periodo storico. 719

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi