Classe di letteratura - volume 3B

IN BREVE si realizza la comunione con l antica madre: morire significa tornare a essere terra, cioè qualcosa di fisso, immobile, duraturo. In questo senso, il ritorno al paese originario si configura per Anguilla come un ritorno alla terra da cui tutto ha avuto inizio, ma non si tratta di un ritorno sereno e pacificante: il mondo della Luna e i falò è percorso dall orrore, dalla violenza e dalla follia delle persone e degli eventi, della guerra trascorsa, insomma di tutto ciò che si contrappone alla natura, entità contrassegnata, nell universo ideologico di Pavese, dalle qualità della forza e della calma. Il significato del titolo Presenti sin nel titolo sono due fondamentali elementi simbolici: la luna, che allude a ciclicità e ripetizione (l eterno ritorno dei mesi e delle stagioni), e i falò, che si caricano di una duplice valenza. Da un lato sono quelli dell infanzia di Anguilla, i falò delle attività agricole (nei quali i contadini bruciano le stoppie) e soprattutto quelli delle feste paesane: falò allegri che rappresentavano per il ragazzo la gioia della festa con le occasioni di scoperta e di iniziazione alla vita che quei momenti portavano con sé. Ma d altro canto sono anche quelli della maturità, irrimediabilmente legati alla distruzione e alla morte (l incendio appiccato da Valino alla cascina di Gaminella; il rogo che brucia il cadavere di Santa); sul piano simbolico essi significano l evoluzione negativa della realtà attraverso il tempo, dall infanzia all età adulta. Più che documentare una realtà oggettiva, secondo i dettami del Neorealismo, Pavese ricerca ciò che di mitico e irrazionale vi si annida. Tra Neorealismo e dimensione lirica Conformemente ai dettami del Neorealismo, Pavese elabora uno stile il più possibile aderente alla realtà narrata. Lessico e sintassi cercano di riprodurre il parlato dei personaggi, seppure all interno di uno stile attentamente calibrato dal punto di vista sintattico e lessicale, che ingloba armonicamente le trasgressioni alle regole formali (anacoluti, costrutti dialettali ecc.) in una prosa di sobrietà quasi classica. Ne risulta un testo scarno, essenziale, ma al tempo stesso fluido, che peraltro dà spazio non di rado a immagini di forte suggestione lirica e di notevole spessore simbolico. Pavese, così, passa oltre il Neorealismo vero e proprio, a lui contemporaneo, non limitandosi a quella tensione verso la realtà oggettiva che caratterizza tale movimento. Ciò che conta per l autore è la dimensione lirica ed evocativa della letteratura: compito dell artista non è tanto la rappresentazione della realtà in sé, quanto lo scavo in essa, nelle sue profondità recondite, al fine di far emergere il fondo mitico e irrazionale delle cose e degli eventi. Vigneti immersi nella nebbia: uno scenario frequente nell autunno piemontese. 530 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi