Il presente e i problemi della ricostruzione

IN BREVE | IL PRESENTE E I PROBLEMI DELLA RICOSTRUZIONE | Le lotte e gli ideali di giustizia delle masse contadine si riflettono in molte opere di autori neorealisti. Le condizioni del mondo contadino Le misere condizioni in cui versano le campagne e le masse contadine italiane, specie meridionali, rappresentano un altro campo di indagine privilegiato dal Neorealismo, che mette a frutto la lezione degli autori impegnati ad affrontare tale argomento tra gli anni Trenta e Quaranta (tra gli altri, Corrado Alvaro, Ignazio Silone, Carlo Levi, pp. 350-351). Le opere ispirate a questo tema contengono contestazioni e accuse nei confronti di uno Stato incapace di trasformare in realtà le aspettative suscitate dall esperienza partigiana, ma al tipico pessimismo verista alla cui tradizione pure sembrano riallacciarsi i Neorealisti sostituiscono un approccio fondato sulla speranza di rendere operanti nella società italiana gli ideali di giustizia e uguaglianza, una volta smantellati i residui di un economia agraria basata sul latifondo. Di questi aspetti si trova traccia nel romanzo breve La malora (1954) di Beppe Fenoglio, che pone al centro della rappresentazione «un mondo contadino di aspra durezza economica (B rberi Squarotti), e nel primo romanzo di Pier Paolo Pasolini (scritto tra il 1948 e il 1949 ma pubblicato soltanto nel 1962), Il sogno di una cosa, che racconta gli scontri tra latifondisti e manodopera bracciantile nelle campagne del Friuli dei primi anni del dopoguerra. Anche la realtà urbana è oggetto di rappresentazione. La vita del proletariato urbano Nella narrativa neorealista trova spazio anche la realtà urbana. Particolarmente importante in tal senso è Firenze, città di origine dello scrittore forse più rappresentativo della stagione neorealista, Vasco Pratolini. Il capoluogo toscano e i suoi quartieri popolari costituiscono il contesto che non è mai semplice sfondo, ma spesso il vero protagonista di quasi tutti i romanzi di Pratolini: da Il Quartiere (1944) a Cronaca familiare (1947), da Cronache di poveri amanti (1947) a Le ragazze di Sanfrediano (1952), fino al controverso Metello (1955). Ma sono soprattutto Roma e Milano, in concomitanza con il loro impetuoso sviluppo urbanistico ed economico, a offrire gli scenari inediti su cui si appunta l attenzione degli scrittori più avvertiti. A Roma si ispira la produzione narrativa di Pier Paolo Pasolini, con Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), i cui protagonisti sono i giovani del sot- Linea di assemblaggio nella fabbrica automobilistica Opel, negli anni Cinquanta. 430 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi