Classe di letteratura - volume 3B

le spettacolari scogliere. Preferisce invece retrocedere dalla costa all immediato entroterra: è su questi umili paraggi che egli proietta il suo lucido atteggiamento verso l esistenza, che non ha nulla della rassegnazione incline al patetico propria dei poeti crepuscolari. Il sentimento di infelicità e disarmonia non induce infatti il poeta a chiudersi in sé stesso né ad abbandonarsi al lamento. Egli sembra invece appagarsi di un momento di sospensione, aiutato dalla natura: tacciono gli uccelli, l aria è ferma, si diffonde l odore inconfondibile dei limoni. La città grigia Un tono confidenziale Semplicità e artifici Ora è possibile intravedere una via d uscita dall inganno consueto del mondo: uno sbaglio di Natura, / il punto morto del mondo, l anello che non tiene, / il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità (vv. 26-29). Montale non pretende di afferrare la verità, ma una verità qualsiasi, purché verità: anche quella di una misteriosa presenza, trascendente e divina, nascosta magari nella semplice quotidianità. Anche questa possibilità è però un illusione provvisoria, ben presto destinata a svanire nella banalità di sempre, che cancella l attesa di un epifania. La parentesi si chiude, e come accade in un altro capolavoro, Arsenio ( T9, p. 287) la grigia realtà torna in primo piano, nel brusco passaggio dall estate campestre alle città rumorose (v. 38) dove l azzurro del cielo fa capolino solo a tratti, fra i cornicioni delle case, e il sole lascia il campo alla pioggia e al soffocante tedio dell inverno (v. 41). Privata della luce e della calma necessaria alla riflessione, l anima diventa amara (v. 42). Ma resta ancora uno spiraglio di felicità: un illusione fugace nuovamente affidata alla visione dei limoni, che occhieggiano da un malchiuso portone (v. 43) e alludono a un «miracolo ancora possibile. Le scelte stilistiche Sin dall incipit Montale adotta il tono confidenziale che percorre l intero componimento: l appello a un tu indeterminato, tramite l imperativo Ascoltami (v. 1), è ripreso dal Vedi che introduce la terza strofa (v. 22), secondo un modulo ricalcato quasi alla lettera sulla Pioggia nel pineto di d Annunzio. Il poeta rinuncia alle pose impostate care ai maestri della generazione precedente; ricorre alla prima persona soltanto in un occasione, per dichiarare la sua inclinazione verso i contesti umili, rimarcata dalla spiccata colloquialità dell enunciazione: Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi / fossi (vv. 4-5). A partire dalla seconda strofa si passa decisamente al collettivo noi (noi poveri, ci metta, ci riporta, ci si mostrano, ci scrosciano), alternato a forme impersonali (si ascolta, si vede ecc.): non si tratta più di far cadere dall alto la parola illuminante di un vate, ma di coinvolgere un lettore-fratello perché acquisisca consapevolezza di una realtà comune. La scelta di concentrarsi su elementi della quotidianità è accentuata dalla semplicità della sintassi, che non indulge agli effetti di frammentazione tipici dei poeti di area vociana e non rinuncia, come i Futuristi e come il primo Ungaretti, alla punteggiatura. Le proposizioni sono lineari; mancano subordinate complesse. L ordine delle parole, a parte qualche anastrofe, è regolare e il lessico ha rare impennate (bossi ligustri o acanti, divertite, s affolta). Beninteso, l intento di «torcere il collo a modalità letterarie sentite come troppo rigide, rivendicato nell Intervista immaginaria del 1946, non è dovuto a trascuratezza o a una mancata padronanza dei mezzi tecnici. Tutt altro: Montale raggiunge l obiettivo di un testo semplice e piano con raffinata abilità, facilmente riconoscibile se si guarda all aspetto retorico, accuratamente studiato, in cui spiccano allitterazioni e paronomasie, a volte sin troppo esibite (avara amara l anima, v. 42), e la sinestesia che chiude il componimento, le trombe d oro della solarità (v. 49). VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Assegna un titolo a ogni strofa del componimento. 2 Spiega l immagine delle trombe d oro della solarità. ANALIZZARE 3 Trova i versi in cui il poeta insiste sulle percezioni sensoriali: prevale uno dei sensi oppure no? perché? 4 Perché, secondo te, l odore dei limoni non sa staccarsi da terra (v. 16)? 5 Rileggi i vv. 18-21: quale immagine della vita umana emerge? E qual è la funzione dei limoni? INTERPRETARE 6 Come è risolto il confronto tra città e campagna? L AUTORE / EUGENIO MONTALE / 267

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi