Le forme

IN BREVE Il poeta si sente attratto e respinto dal mare. bero costituire il diario di un estate alle Cinque Terre. Ma al panismo dannunziano Montale sostituisce un estetica dello scarto, del rifiuto, del rottame . Gli scenari mediterranei, bruciati dal sole, immobili nel calore soffocante delle ore pomeridiane, non hanno nulla di idillico: piuttosto, consentono di tradurre in immagini di luminosa evidenza l aridità che dissecca l animo del poeta. E tuttavia i medesimi scenari possono in alcune occasioni assumere una valenza positiva. Da un lato, infatti, favoriscono la sospensione del tempo che consente il dominio sulle passioni, o prelude all avvento dell auspicato «miracolo ; dall altro suggeriscono al poeta l atteggiamento «scabro ed essenziale adeguato a fronteggiare una realtà sconfortante. Il mare L idea di una comunione appagante con il paesaggio è veicolata in Falsetto ( T2, p. 268) dal tuffo in mare di una giovane amica, che il poeta guarda con invidia e ironia, certo di appartenere alla «razza / di chi rimane a terra . L ipotesi di un abbandono fiducioso alla natura si affaccia nei componimenti della serie Mediterraneo, in cui Montale si rivolge direttamente al mare. Ma presto nel serrato monologo prende il sopravvento la coscienza di un unità impossibile: «Giunge a volte, repente [rapida, all improvviso], / un ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e dal nostro si divide . Il fascino dell indistinto evocato dal mare di una vita libera dalle convenzioni e dalla schiavitù della ragione attira irresistibilmente l io lirico, sedotto dalle infinite modulazioni pittoriche e musicali delle onde, ma da esse respinto come un «osso di seppia . Il distacco dal mare più volte chiamato «padre sta a indicare il superamento del modello dannunziano, con la sua idea di fusione nella natura, e si traduce nell approdo a un identità definita di uomo e di poeta. Resta comunque vivo il suo richiamo: è verso il mare in tempesta che si incammina Arsenio ( T9, p. 287), prima di essere ripreso dall alienante realtà di tutti i giorni, che lo condanna a muoversi per le vie affollate da una «ghiacciata moltitudine di morti : le rare apparizioni della realtà urbana, negli Ossi di seppia, assumono quasi sempre tratti infernali. TEMI ricerca del significato dell esistenza riconoscimento di un «miracolo che a volte interrompe il corso delle cose dando un senso alla realtà «male di vivere volontà di scampare agli inganni del mondo aridità del paesaggio ligure come metafora della condizione esistenziale del poeta rinuncia alle emozioni, la «divina Indifferenza come rimedio al dolore Le forme Nelle misure dei versi e nelle forme delle strofe Montale si mantiene dentro la tradizione poetica italiana. La metrica Montale è un vigile osservatore della rivoluzione metrica che nel primo Novecento impone sulla scena il verso libero. Rispetto a esperienze di rottura come quelle dei Futuristi e dei vociani, il suo lavoro rivela tuttavia un marcato riavvicinamento alla tradizione: più sul versante delle misure che non su quello degli schemi strofici. Fatto salvo un modulo elementare come la quartina, il poeta infatti trascura (o in rari casi maschera) i classici moduli della lirica, come la canzone e la ballata; significativamente, al sonetto italiano preferisce quel- 262 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi