Classe di letteratura - volume 3B

I grandi temi IN BREVE nitense Thomas Stearns Eliot (1888-1965) negli stessi anni: un immagine o una situazione particolare acquistano per il lettore un immediato significato di valore universale, senza il bisogno di spiegazioni. Così il senso di una vita arida e prosciugata ha il suo emblema negli «ossi di seppia ; il male di vivere in un «rivo strozzato ; l indifferenza e il distacco dalla vita in una «statua colta nell immobilità atmosferica di un pomeriggio estivo ecc. Montale de nisce «meta sica la sua poesia perché nel nominare gli oggetti concreti cerca di far emergere la loro essenza profonda. Una poesia metafisica Certamente la poesia di Montale è oscura e difficile , ma ciò non dipende tanto dall uso audace dell analogia o dall abbondanza di concetti astratti, quanto piuttosto dalla fortissima concentrazione semantica e, soprattutto nella seconda e terza raccolta, dall opacità dei riferimenti e dalle volute omissioni che nascondono le motivazioni reali da cui scaturiscono i versi. questo il punto che lo allontana dai poeti ermetici: Montale dice di ritenersi nato nel solco di una «corrente di poesia non realistica, non romantica e nemmeno strettamente decadente, che molto all ingrosso si può dire metafisica , in quanto nata «dal cozzo della ragione con qualcosa che non è ragione . Al riguardo è decisiva, negli anni Trenta e Quaranta, la suggestione esercitata su di lui dall allegorismo dantesco. Tanto nelle Occasioni quanto nella Bufera l appello a una figura femminile in grado di annientare le miserie dell esistenza emerge in primo piano. Montale compone un canzoniere in cui l amore è chiamato a riscattare oltre alla «totale disarmonia dell individuo rispetto alla realtà le tragedie della Storia, rappresentate da guerre e dittature. Tale riscatto è però un illusione, non sostenuta, come lo è in Dante, da una fede ultraterrena, ma minacciata dalla brutalità e dalla stupidità delle vicende umane e anche dallo scetticismo e dal pessimismo del poeta stesso. Il tono dell ultima produzione poetica di Montale è prosastico, colloquiale e attraversato da una dissacrante ironia. Il rovescio della medaglia Nelle ultime opere Montale esplicita la polemica contro i miti omologanti che plasmano l immaginario collettivo: «Ho scritto un solo libro, di cui prima ho dato il recto, ora do il verso , dichiara nel 1975. In effetti, alle prime tre raccolte, che costituiscono ai suoi occhi il recto (cioè il diritto della medaglia), seguono nel 1971 Satura e di lì a poco un ulteriore, cospicua produzione poetica: insieme compongono il verso, cioè il rovescio. L autore lega il proprio senso di smarrimento ai meccanismi della società di massa, ai quali egli guarda perplesso quando non addirittura inorridito. Compaiono nei suoi testi episodi minimi di cronaca pubblica e privata; la tensione lirica al sublime si spegne, sostituita da un tono colloquiale e prosastico, pervaso di ironia. I versi di Montale si muovono ora tra i rifiuti della società dei consumi, ma nonostante tutto la poesia non perde senso, resta «ancora possibile , come il poeta sosterrà ricevendo il premio Nobel. Testo PLUS Un bilancio letterario (Intenzioni Intervista immaginaria) CONCEZIONE POETICA DI MONTALE DAI TEMI ai testi: T1 > p. 265 T3 > p. 271 T4 > p. 275 rifiuto dell idea di poeta vate espressione del disagio esistenziale e del male di vivere attraverso alcuni oggetti tono colloquiale e ironico nell ultima produzione 252 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE gli oggetti come correlativi oggettivi degli stati d animo

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi