T8 - San Martino del Carso

T8

San Martino del Carso

Il porto sepolto

Un paese e il cuore del poeta: entrambi sono devastati, il primo dall’artiglieria, il secondo dalla pena e dallo sconforto per i compagni perduti.


METRO Versi liberi.
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Audiolettura

Valloncello dell’Albero Isolato* il 27 agosto 1916

Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro

5      Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto

Ma nel cuore
10    nessuna croce manca

È il mio cuore
il paese più straziato

DENTRO IL TESTO

I contenuti tematici

La lirica è tutta giocata su una tragica corrispondenza: l’annientamento di un paese devastato dalla guerra si riflette nel cuore (v. 9) di Ungaretti, anch’esso dilaniato. I due piani, quello esterno e quello interiore, subentrano l’uno all’altro: alla desolazione del borgo, antropomorfizzato come un cadavere dalla carne strappata (si veda l’immagine metaforica del brandello di muro, v. 4), segue quella del cuore del poeta, ridotto anch’esso a un cumulo di macerie e a disadorno luogo del lutto, dove si custodisce il ricordo dei defunti.

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Le scelte stilistiche

Nelle prime due strofe il parallelismo concettuale su cui si basa il testo è ribadito sul piano formale grazie al ritorno della medesima struttura sintattica, caratterizzata dall’inversione (prima i complementi, poi i soggetti). Entrambe le quartine si aprono con i partitivi (Di queste, v. 1, e Di tanti, v. 5) e presentano la stessa voce verbale (non è rimasto, vv. 2 e 7), a precisare il poco che è sopravvissuto delle case e degli uomini. Ma mentre nella prima strofa il poeta vede ancora qualche resto degli edifici distrutti, nella seconda il massacro degli uomini non ha lasciato neppure tanto (v. 8); nient’altro che, come si vede poco dopo, il ricordo.
Il blocco costituito dalle ultime due strofe si apre con la congiunzione avversativa Ma (v. 9), che segna anche un cambiamento di ritmo, oltre che il passaggio dalla dimensione esterna a quella interna all’io lirico. Subito dopo acquista centralità la parola cuore, prima usata nell’ambito di un complemento (v. 9), poi come soggetto (v. 11).

VERSO LE COMPETENZE

COMPRENDERE

1 Il titolo della poesia comunica semplicemente il nome di un paese. Spiega perché, in relazione al suo contenuto.

2 Qual è il significato dell’analogia presente negli ultimi due versi?

ANALIZZARE

3 La lirica è caratterizzata dall’idea dell’assenza e della distruzione: individua tutti i termini e le espressioni che indicano negatività.

4 Individua le anafore presenti nel componimento.

INTERPRETARE

5 Al primo verso della lirica il poeta usa l’aggettivo queste riferito alle case. Come si spiega a tuo giudizio tale scelta?

6 La parola cuore si ripete due volte nei distici finali: quale significato metaforico assume nei due casi?

Educazione CIVICA – Spunti di realtà

I drammatici versi di Ungaretti spogliano la guerra di ogni retorica idealizzante, rivelandone la natura di orrenda e inutile carneficina. Eppure ancora oggi la Carta delle Nazioni Unite prevede l’uso legittimo della forza militare: l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama (n. 1961), che pure fu insignito nel 2009 del premio Nobel per la pace, in più occasioni ha parlato di guerra “giustificata”, non come mezzo di offesa ma come ultima risorsa a difesa dei popoli oppressi e privati dei diritti umani. Al contrario, Gino Strada (1948-2021), chirurgo e fondatore di Emergency, sosteneva che «nella guerra non c’è nulla di umanitario».


• Condividi l’opinione di Gino Strada oppure ritieni, come Barack Obama, che alcune condizioni rendano la guerra una soluzione necessaria, per quanto dolorosa? Ragiona sul tema in un testo argomentativo.

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi