Classe di letteratura - volume 3A

IN BREVE L opera presenta uno stile disadorno e antiletterario. Svevo era più interessato ai contenuti che all eleganza formale. Testi PLUS Una malattia psicosomatica «La fine di Guido Speier Analisi INTERATTIVE Una scommessa sul fumo La storia del mio matrimonio a partire dal titolo stesso del libro: il termine coscienza può essere inteso in senso cognitivo ( consapevolezza ) oppure in senso etico ( giudizio morale ), ma esso ci dice anche che il protagonista racconta solo ciò che sa (di cui è cosciente) e ciò che vuole raccontare, nei modi suggeriti dalla sua indole bugiarda e dalla sua è il caso di dire cattiva coscienza. L antiletterarietà Un ultimo elemento di originalità, per quanto controverso, è legato allo stile del romanzo. Svevo scrive male : a lungo questo pregiudizio ha condizionato la ricezione della Coscienza. Certamente lo scrittore conosceva, meglio dell italiano, il dialetto triestino, usato in famiglia, e il tedesco, la lingua in cui gli era stato impartito l insegnamento nelle scuole austriache da lui frequentate e a cui faceva ricorso, professionalmente, per le corrispondenze commerciali. Probabilmente Svevo che diventa cittadino italiano soltanto nel 1918, quando Trieste entra a far parte del Regno d Italia si identifica in Zeno, al di là dell artificio letterario, quando questi afferma: «Il dottore presta una fede troppo grande anche a quelle mie benedette confessioni che non vuole restituirmi perché le riveda. Ernst Ludwig Kirchner, Testa del Dio mio! Egli non studiò che la medicina e perciò ignora dottor Bauer, 1933. New York, Museum of Modern Art (MoMA). che cosa significhi scrivere in italiano per noi che parliamo e non sappiamo scrivere che il dialetto. [ ] Con ogni nostra parola toscana noi mentiamo! Se egli sapesse come raccontiamo con predilezione tutte le cose per le quali abbiamo pronta la frase e come evitiamo quelle che ci obbligherebbero di ricorrere al vocabolario! . In effetti, lo stile del romanzo appare decisamente antiletterario, cioè scarno e privo di ornamenti. La sintassi è piuttosto elementare nell articolazione, a volte macchinosa: sono frequenti le frasi esclamative, interrogative, incidentali, che interrompono il libero fluire del periodo. Le scelte lessicali lasciano talora affiorare una patina dialettale e accostano vocaboli tecnici, forestierismi, toscanismi e arcaismi letterari; sono presenti incertezze nell uso dei tempi verbali (l oscillazione tra passato prossimo e passato remoto in contesti analoghi) e delle preposizioni (in particolare di e da ). Ma la lingua di Svevo non può essere valutata in termini di dignità letteraria. Come scrive il critico Giacomo Debenedetti, in lui «la parola rimane nomenclatura, e la frase elementare in cui essa si articola o si ingrana rimane quasi esclusivamente rendiconto, documentario, un mezzo pratico per dare atto di ciò che si presenta o accade . In altri termini, lo scrittore appare indifferente all eleganza del testo e più attento al significato che alla forma: la verità può essere detta semplicemente; anzi, talvolta, le incongruenze e le inesattezze grammaticali riflettono con efficacia il disagio e l insensatezza di un esistenza indecifrabile. STILE narrazione su un duplice piano temporale fitta presenza di analessi e prolessi 672 / IL PRIMO NOVECENTO sintassi elementare frasi frammentate e presenza di sgrammaticature

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento