D3 - Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini, Programma

DOCUMENTO 3 Programma sintetico Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini, Leonardo , 1903, I, 1 Giovanni Papini nasce a Firenze nel 1881. Maestro e poi bibliotecario, fonda con alcuni amici la rivista Leonardo . autore di prose narrative e di saggi; noto per le sue stroncature critiche, nel 1912 diventa direttore della Voce , mentre l anno successivo, con Ardengo Soffici, fonda Lacerba , nel momento della sua adesione al Futurismo. Dopo la guerra, di cui è tra i più accesi sostenitori, si converte al cattolicesimo, pubblicando nel 1921 una Storia di Cristo che riscuote un grande successo anche al di fuori dell Italia. Fascista convinto e Accademico d Italia, dopo la Seconda guerra mondiale, gravemente malato, vive isolato dal mondo culturale. Muore a Firenze nel 1956. Giuseppe Prezzolini nasce a Perugia nel 1882. Si trasferisce giovanissimo a Firenze, dove diventa, con Papini, animatore del Leonardo . Fondatore nel 1908 del settimanale La Voce (che dirige, con qualche interruzione, fino al 1914), dopo aver partecipato come volontario alla Grande guerra approda a un conservatorismo scettico, in cui si riflettono il disprezzo della politica contingente e la difesa di una posizione intellettuale aristocratica. Diviso tra l ammirazione per Mussolini e il rifiuto dei metodi fascisti, si stabilisce per alcuni anni a Parigi e, dal 1929, a New York. Tornato in Italia nel 1962, si trasferisce poi a Lugano, dove muore nel 1982. Gli autori Il primo numero del Leonardo presenta una sorta di identikit dei collaboratori della rivista, uniti sotto il nume tutelare del genio creatore per eccellenza, Leonardo da Vinci, simbolo di un individualismo insidiato dalla massificazione della politica e dell arte. A stilare il programma sono i principali animatori dell iniziativa, a partire da Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini. Il programma sottolinea subito il dato generazionale: una caratteristica tipica di quasi tutti i movimenti d avanguardia. La concezione antidemocratica degli autori è evidenziata dal rifiuto della mitezza cristiana e della remissiva subalternità propria degli schiavi. Quello del Leonardo è un progetto d arte aristocratico, avverso a ogni visione popolare della cultura e fondato invece sul culto elitario della bellezza. Un gruppo di giovini, desiderosi di liberazione, vogliosi di universalità, anelanti ad una superior vita intellettuale si sono raccolti in Firenze sotto il simbolico nome augurale di Leonardo per intensificare la propria esistenza, elevare il proprio pensiero, esaltare la propria arte. Nella VITA son pagani e individualisti amanti della bellezza, dell intelligenza, adoratori della profonda natura e della vita piena, nemici di ogni forma di pecorismo nazareno e di servitù plebea. Nel PENSIERO sono personalisti e idealisti, cioè superiori ad ogni sistema e ad ogni limite, convinti che ogni filosofia non è che un personal modo di vita negatori di ogni altra esistenza di fuor dal pensiero. Nell ARTE amano la trasfigurazione ideale della vita e ne combattono le forme inferiori, aspirano alla bellezza come suggestiva figurazione e rivelazione di una vita profonda e serena. L EPOCA E LE IDEE / 573

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento