Pagine di realtà - Luci e ombre di Napoleone

cazion CA e CIVI Pagine di realtà Edu Luci e ombre di Napoleone Nel brano Carlino a colloquio con Napoleone ( T6, p. 928), il giovane crede nel generale francese, essendo affascinato dalla sua figura. Ma oggi non tutti sarebbero d accordo con lui... Alla vigilia del 5 maggio 2021, bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, in Francia si è acceso un dibattito sull'opportunità di celebrare un personaggio con così tanti lati oscuri. Per questo il governo di Parigi ha promesso un ricordo con «occhi spalancati , come riferisce in questo articolo di cronaca Stefano Montefiori (n. 1968), corrispondente da Parigi per il Corriere della Sera . Stefano Montefiori. Un presidente della Repubblica francese non può non commemorare Napoleone Bonaparte. Non avrebbe potuto esimersi Nicolas Sarkozy, ritratto a cavallo e con il cappello bicorno nel celebre fotomontaggio dell Economist prima delle vittoriose elezioni del 2007, né può tirarsi indietro adesso Emmanuel Macron, del quale è stato spesso denunciato o apprezzato, a seconda dei punti di vista, il lato bonapartista, quella tendenza ad accentrare i poteri, a rivolgersi ai francesi senza intermediari, a porsi come uomo del destino in Europa. E infatti Macron ha annunciato che il prossimo 5 maggio la Francia commemorerà il bicentenario della morte dell Imperatore. Ma non sono tempi facili per i personaggi storici e per chi deve affrontarne il ricordo. Il portavoce del governo Gabriel Attal ha messo le mani avanti: Napoleone sarà guardato «con gli occhi spalancati , cioè tenendo conto anche dei «momenti più difficili e delle «scelte che appaiono oggi contestabili . Nessuna cieca santificazione, quindi. Ma se le proteste contro razzismo e colonialismo nei mesi scorsi hanno portato alla distruzione della statua di Victor Sch lcher, artefice nel 1848 dell abolizione definitiva della schiavitù ma bianco e quindi paternalista, figurarsi cosa toccherà a Napoleone, che nel 1802 ripristinò la schiavitù dopo l abolizione a opera della Convenzione, otto anni prima. E infatti la Francia ha trovato nell anniversario napoleonico una nuova occasione per dividersi. «Commemorare, ma non celebrare , raccomanda Hubert Védrine, consigliere diplomatico di Fran ois Mitterrand e poi ministro degli Esteri socialista durante la presidenza Chirac. « giusto ricordare Napoleone perché le sue gesta sono esistite, ma non si deve celebrarlo perché si celebra ciò di cui si è fieri, con le nostre mentalità attuali. Molti però sono fieri di Napoleone ancora oggi, come per esempio il deputato dei Républicains (destra) Julien Aubert: «Il 15 agosto 1969 il presidente Georges Pompidou andò ad Ajaccio per celebrare il bicentenario della nascita di Napoleone, la prima di una Louis-Fran ois Baron, La battaglia di Marengo, 1801. Versailles, Musée National du Ch teau. 935

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento