Classe di letteratura - volume 2

Lo stile neoclassico Le scelte stilistiche Oltre al modello goethiano, il critico Gianfranco Contini ha individuato in questi versi di Mon ti un richiamo a due passi dell Eneide di Virgilio: «Era notte e in terra il sonno avvolgeva gli esseri viventi (III, 147); «Era notte e i corpi stanchi godevano in terra un placido sonno e le selve e il mare si riposavano (IV, 522524). Gli spunti virgiliani sono ripresi e svolti nelle forme solenni del Neoclassicismo: la sintassi è sostenuta (sono frequenti le inversioni, per esempio), il lessico è prezioso e di ascendenza letteraria, come mostra tra l altro il ricorso all onomastica classicomitologica marca distintiva del Neoclassicismo letterario nel gre cismo Boote (v. 13). Altro elemento tipicamente neoclassico è la diffusa presenza della cop pia aggettivonome: iracondo soffio (v. 6); interrotti campi (v. 7); vaghe stelle (v. 9) e così via. A una disposizione classicistica rimanda inoltre, in generale, il trattamento antirealisti co dei particolari descrittivi, consono a una poesia elevata. La tendenza a evitare termini troppo concreti si traduce nell uso di latinismi (procella, v. 3; deserte, v. 8; amica nel sen so di amante , v. 17; Già nel significato di ormai , v. 31), metafore (i campi del cielo, v. 7; luci per occhi , v. 20), metonimie (piume per letto , v. 4) e sineddochi (fronte per vol to , v. 15; ciglia per occhi , v. 33). Nella visione di Monti, del resto, il ricorso ai latinismi rappresenta un dato costitutivo della lingua italiana, e Leopardi, nel suo Zibaldone, por rà l eleganza montiana proprio in relazione all impiego di «acconce parole latine destris simamente, disinvoltamente e morbidamente insinuate nella composizione . 5. Individua altri esempi di aggettivo preposto al nome a cui si riferisce: quale differenza c è rispetto all utilizzo dell ordine normale? 6. Rintraccia nel testo almeno tre esempi di latinismi. Un modello per Leopardi Questa lirica conferma quanto detto a proposito del ruolo storico di Monti come poeta di tran sizione tra il vecchio e il nuovo. Si trova un eco del primo verso, per esempio, nell apertura della Sera del dì di festa di Leopardi: «Dolce e chiara è la notte e senza vento . Leopardi riprenderà anche il sintagma nominale vaghe stelle del v. 9 nell incipit delle sue Ricordanze («Vaghe stel le dell Orsa ), mentre l incalzante serie di interrogative dei vv. 2528 tornerà nella sintassi leo pardiana nella strofa finale di A Silvia: «Questo è quel mondo? questi / i diletti, l amor, l opre, gli eventi / onde cotanto ragionammo insieme? / Questa la sorte dell umane genti? (vv. 5659). 7. Secondo Leopardi sono parole poeticissime quelle che rimandano a una sensazione di vago e indefinito : rintracciane alcune nel testo. Joseph Wright of Derby, Paesaggio romantico notturno, 1787. Collezione privata. 254 / IL SETTECENTO

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento