L’arte e le dittature

L ARTE E LE DITTATURE LA NUOVA OGGETTIVIT TEDESCA In Germania si forma il gruppo della Nuova oggettività . Il nome è ripreso dal titolo di una mostra nella Kunsthalle di Mannheim, in cui avevano esposto 30 artisti accomunati da un opposizione alla visione soggettiva e individuale dell espressionismo. I maggiori esponenti sono Otto Dix e George Grozs, entrambi di provenienza dadaista. A Grozs realizza il dipinto Germany, a winter s tale un grande ritratto della società borghese tedesca in piena decadenza, considerata responsabile di aver fatto precipitare la Germania nella Prima guerra mondiale. Grozs, comunista militante, pone al centro del quadro un borghese con le posate in mano simbolo di bramosia, in basso i pilastri della società borghese: chiesa, esercito e istruzione. Naturalmente quest arte non incontra il favore di Hitler che, una volta al potere, compie una dura azione di persecuzione. Georges Grosz, Germany, a winter s tale, 1917-19, Collocazione sconosciuta LE DUE MOSTRE DEL 1937 Mentre in Italia non si può parlare di arte di regime, in Germania i nazisti esercitano uno stretto controllo sulla produzione artistica, promuovendo l arte accademica e perseguitando l arte di avanguardia. Nel 1937, nell Haus der Kunst a Monaco, si raccolgono più di mille opere di artisti scelti da Hitler e Goebbels. L obiettivo della mostra è presentare l arte tedesca più genuina , che esalti i valori del Nazismo. Soggetti storici, nature morte, paesaggi, ritratti del F rer e dei collaboratori, sculture di atleti, realizzati in uno stile fra naturalistico e classico. Contemporaneamente nel Museo Archeologico a Monaco si inaugura un altra mostra intitolata Arte degenerata. Sono presentate 600 opere d avanguardia (espressionisti, astrattisti e dadaisti), sottratte ai musei, affiancate da scritte che sottolineano la loro visione degenerata . Fotografia della mostra di Arte degenerata, 1937, Monaco 1937: L ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI PARIGI A Parigi, all Esposizione Internazionale delle Arti e delle Tecniche, partecipano anche gli stati dei regimi totalitari, proponendo ciascuno esempi diversi di arte celebrativa e monumentale. Il padiglione tedesco e quello dell Unione Sovietica si fronteggiano. Quello tedesco è sormontato da un aquila, emblema della potenza dell impero. Quello dell Unione Sovietica ha una scultura di Vera Muchina che raffigura una coppia di operai euforici che marciano con la falce e martello rivolta al cielo. Il padiglione spagnolo, invece, espone Guernica di Picasso [vedi pag. 56], mentre la nazione è in piena guerra civile. Padiglioni tedesco e sovietico all Esposizione Internazionale di Parigi, 1937

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi