ALTRI IMPRESSIONISTI

ALTRI IMPRESSIONISTI Partecipano all esperienza impressionista anche: CAMILLE PISSARRO, che non cerca l attimo fuggente ma elabora attentamente la veduta. La sua tela Tetti rossi (1877, Parigi Musée d Orsay) è costruita da piani paralleli, nei quali gli elementi rimpiccioliscono creando la profondità. BERTHE MORISOT, che non potendo frequentare l Accademia (perché donna) si forma privatamente, presso un ex allievo di Ingres, che la presenta a Corot. Morisot si converte alla via della pittura en plein air, conosce Manet e partecipa alla prima mostra degli impressionisti con La culla (1872, Parigi, Musée d Orsay). Altri interpreti sono: GUSTAVE CAILLEBOTTE che fu anche collezionista e ALFRED SYSLEY che prosegue fino all ultimo la pittura di paesaggio en plein air. L IMPRESSIONISMO IN ITALIA Anche gli artisti italiani sentono il richiamo di Parigi, della sua apertura culturale e della modernità. Inoltre la città offriva un sistema di gallerie e mercati che assicurava agli artisti la sopravvivenza, anche al di fuori dei Salons ufficiali. Fra i più noti italiani a Parigi sono: GIOVANNI BOLDINI, che si afferma soprattutto per i suoi ritratti dell alta società, come il Ritratto di Emiliana Concha de Ossa del 1888 (Milano, Brera) dove all effetto sfumato dato dalla tecnica del pastello unisce un tratto rapido e incisivo tipicamente impressionista. GIUSEPPE DE NITTIS, che espulso dall Accademia di Napoli si trasferisce a Firenze. Conosce i Macchiaioli che lo indirizzano a una pittura realista risolta esclusivamente con il colore. Nel 1868 si trasferisce a Parigi dove dipinge quadri molto apprezzati, che mostrano il brulicare della vita cittadina, o le abitudini della ricca borghesia, come Le corse al Bois de Boulogne (pastello su tela, 1881, Roma, Galleria d Arte Moderna) che per questo vi si identifica. Infine FEDERICO ZANDOMENEGHI, che racconta l atmosfera dei caffè parigini come nella tela Al caffè (1884, Palazzo Te, Mantova).