LA PITTURA DI STORIA IN ITALIA

LA PITTURA DI STORIA IN ITALIA Mentre in Francia si raffigurano grandi eventi contemporanei, gli artisti italiani rappresentano fatti accaduti in un tempo lontano. I soggetti rappresentati sono una richiesta di libertà che allude agli ideali del Risorgimento. Solo dopo l Unità d Italia, i temi diventeranno una celebrazione delle imprese risorgimentali. FRANCESCO HAYEZ (1791-1882) La carriera artistica di Hayez, il massimo esponente della pittura di storia in Italia, si svolge a contatto con i circoli patriottici milanesi. La sua tela Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri (1818, Collezione San Fiorano, Milano) è accolta come il manifesto della pittura romantica. Il soggetto storico medioevale è un pretesto per rappresentare un episodio di resistenza alla tirannia scaligera. Al centro Pietro Rossi tiene la lettera, che gli affida il comando della resistenza veneziana contro le mire degli Scaligeri di Verona. La donna a destra riprende l iconografia dell Italia piangente della Tomba dell Alfieri di Canova (1806-10, Santa Croce, Firenze). La pittura storica e patriottica di Hayez anticipa il successo del romanzo storico, come quello dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni (la cui prima edizione è infatti del 1827). Il legame fra i due, che effettivamente frequentavano gli stessi ambienti liberali, è testimoniato dal Ritratto di Alessandro Manzoni (1840-41, Pinacoteca di Brera, Milano). Hayez lo esegue dal vero, come si nota dalla posa colloquiale, con le gambe accavallate e la tabacchiera in mano. Il suo dipinto più famoso, Il bacio è esposto nel 1858 all Accademia di Brera in occasione di una grande mostra per celebrare la liberazione della Lombardia dal dominio austriaco. Questo piccolo dipinto è interpretato come l addio di un giovane patriota all amata ed è subito acclamato come il simbolo del Romanticismo patriottico. Francesco Hayez, Il bacio, 1859, Pinacoteca di Brera, Milano

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi