Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2

L affresco dell Incendio di Borgo (1514), che dà il nome alla terza stanza, usata per i pranzi cerimoniali, risale ai primi anni del pontificato di Leone X. Ed è il papa stesso che stabilisce il programma iconografico della stanza. Il tema principale è l esaltazione di Leone X attraverso le storie della vita di altri due papi con il suo stesso nome: Leone III e Leone IV. Nell affresco i papi sono sempre rappresentati con le sembianze di Leone X, in modo da attualizzare il messaggio degli eventi narrati. Il messaggio alla base di tutte le storie è il ruolo decisivo del papato nella storia dell umanità. L Incendio di Borgo narra la storia di un terribile incendio divampato nell 847 nel quartiere di Borgo vicino a San Pietro spento miracolosamente dopo la benedizione solenne impartita da Leone IV, dalla Loggia delle Benedizioni. Anche quest affresco come quello della Scuola di Atene è caratterizzato dal ruolo preponderante dell architettura; ma qui, al posto del composto equilibrio della Stanza della Segnatura, la scena è attraversata da dinamismo e concitazione. Emerge inoltre l influenza di Michelangelo (che aveva appena terminato la Cappella Sistina), che si nota soprattutto nei corpi plastici e muscolosi e nelle pose artificiose. Ai lati del papa Leone X Medici sono i nipoti Giulio de Medici (futuro Clemente VII) e a sinistra Luigi de Rossi. Una serie di allusioni rimandano al pontefice e alla sua famiglia: il Vangelo con miniature sul tavolo è quello di Giovanni come il nome secolare di Leone X; il campanello d argento è cesellato con i simboli degli stemmi della famiglia; sullo schienale del trono la sfera di metallo, che riflette la finestra, allude alle sei palle dello stemma Medici. La gradazione dei rossi evidenzia il gioco di sguardi che non si incrociano. Raffaello, Ritratto di Leone X (Medici) fra due cardinali, 1518, Uffizi, Firenze