Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2

LA TECNICA SPERIMENTALE Nell Ultima cena Leonardo rinuncia alla tecnica tradizionale dell affresco per diversi motivi: impone tempi di lavorazione brevi; non consente ripensamenti; risulta opaca. Utilizza quindi una tecnica chiamata tempera forte : si tratta di colori a tempera, diluiti con olio come per i dipinti su tavola e uniti a colle organiche per fissare il dipinto alla parete (queste sperimentazioni si sono affresco: pittura murale eseguita su un intonaco ancora fresco, il quale solidificandosi fissa il colore alla parete in modo permanente. Lo strato superiore di intonaco più fino viene steso in porzioni (giornate) limitatamente alla parte che l artista deve dipingere in una giornata di lavoro. però rivelate molto fragili già dopo pochi anni dal compimento dell opera). I DISEGNI Il disegno serve a Leonardo per studiare e interpretare la natura. Nei suoi numerosi manoscritti vi sono centinaia di disegni scientifici e tecnici che rappresentano i momenti di riflessione e di sistematizzazione delle sue macchine da cantiere (1490, Biblioteca Ambrosiana, Milano) osservazioni su e dispositivi bellici (da guerra), orologi, filatoi. Gli studiosi hanno sfatato il mito di Leonardo genio inventore di macchine straordinarie e hanno diviso questo tipo di disegni in tre categorie: i sogni impossibili ; le idee precorritrici; gli apparecchi realizzabili. Un altra serie straordinaria di disegni è composta dagli studi di anatomia (1506, Biblioteca Ambrosiana, Milano). Un analisi attenta fra questi ha rilevato alcuni procedimenti adottati da Leonardo. Ad esempio alcuni disegni grandi mostrano i contorni bucherellati per il ricalco, sono i cosiddetti cartoni preparatori. Questi vengono utilizzati per la tecnica dello spolvero che consiste nel disegnare dapprima il soggetto in grande su supporto e poi con un ago perforare fittamente i contorni del disegno. In seguito si appoggia il disegno forato alla superficie da dipingere e si tamponano le parti perforate con un sacchetto di tela riempito con carboncino, grafite o sanguigna (ocra rossa usata per disegnare) in moda da riportare il disegno sulla superficie da dipingere. Il disegno più famoso di Leonardo è la Battaglia di Anghiari (1503) [vedi pag. 49], commissionata per celebrare su una delle pareti del Palazzo Pubblico la vittoria militare di Firenze. Nonostante i vari studi l affresco non verrà mai realizzato. Nel 1505 Leonardo comincia a dipingere la scena centrale ma non la completa per la tecnica pittorica sbagliata. A testimonianza dell opera ci restano numerosi schizzi fra cui la sanguigna con la Testa di guerriero (1503ca., Szépmuvészeti, Muzeum) e due cartoni perduti e noti da copie [vedi pag. 99]. 41

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò